Usa, strage in un campus della Virginia: 33 morti
Due le sparatorie all'interno dell'università (video Reuters - video amatoriale integrale). Tra le vittime c'è anche il cecchino, un 20enne di origine asiatica che si sarebbe tolto la vita. Studenti allertati via mail dall'istituto a non uscire dalle stanze e a restare lontani dalle finestre
Blacksburg, 16 apr. (Adnkrons/Ign) - E' di 33 morti il bilancio delle vittime causate da due sparatorie avvenute nel campus universitario del 'Virginia Polytechnic Institute', a Blacksburg, in Virginia. Tra le vittime anche il cecchino un 20enne di origine asiatica che si sarebbe tolto la vita. Lo riferisce la polizia che, nel corso di una conferenza stampa, parla anche di una ventina di feriti.
Secondo quanto riferito da un portavoce della polizia, Wendell Flinchum, molte delle vittime sono degli studenti, uccisi a colpi d'arma da fuoco mentre stavano seguendo una lezione, all'interno di un'aula dell'Università. "Non sappiamo se l'uomo che ha aperto il fuoco sia o meno uno studente", ha precisato Flinchum.
Le autorità dell'università hanno annullato tutte le attività didattiche e tramite il sito internet dell'istituto hanno invitato gli studenti a non uscire dai loro alloggi e a restare lontani dalle finestre.
Secondo alcune fonti la prima sparatoria sarebbe avvenuta intorno alle 7.30 ora locale vicino la West Ambler Johnston Hall, un grandissimo dormitorio che ospita circa 900 studenti. La seconda si sarebbe verificata intorno alle 10. Alcuni testimoni hanno inoltre riferito alla 'Cnn' di aver udito almeno una quarantina di spari. Uno studente, Matt Waldron ha raccontato di non aver sentito gli spari perché stava ascoltando musica, ma ha poi visto gli agenti armati nascosti dietro gli alberi. ''Due ragazzi sono stati presi dal panico - ha detto - e si sono gettati da una finestra: uno di loro si è rotto l'anca e una ragazza giace al suolo, non sta bene''.
L'istituto, che ospita circa 26 mila studenti, è già stato teatro di un episodio simile nel 2006 quando un detenuto evaso si rifugiò nell'edificio sparando alcuni colpi e uccidendo una persona.
Il 2 e 13 aprile scorsi era inoltre stato interessato da due allarmi bomba. Il rettorato aveva promesso un premio di 5mila dollari per risalire ai responsabili delle allerte, che si erano rivelate false.
Il presidente americano George W. Bush si è detto assalito dall'"orrore". Il capo della Casa Bianca "è inorridito" e "la sua prima reazione è stata di profonda preoccupazione" per i familiari delle vittime. Lo ha detto Dana Perino, una portavoce della Casa Bianca, aggiungendo che il presidente "segue l'evolversi" della vicenda.