Il governo lascia Napoli nell'immondizia
Ma dà sei milioni per i rifiuti dell'Africa
Il nostro governo, politicamente gemellato con il disastro della monnezza napoletana, ora si permette pure di dare sul tema lezioni e assistenza ad un Paese estero. Non solo: è così generoso e magnanime da regalare al suddetto Paese fondi e mezzi per più di 6 milioni di euro. Che non saranno mica un tesoro, ma sono sempre 12 miliardi delle cosiddette vecchie lire. Prese non dalle casse del ministero dell’Ambiente, quello del pulcinella Pecoraro Scanio che a Napoli ha fatto vedere i sorci (naturalmente verdi come il suo partito), ma dagli Esteri di Massimo D’Alema. Già, perché i milioncini serviranno a finanziare automezzi e macchinari pesanti per il recupero dei rifiuti, da donare a titolo gratuito al governo della Repubblica dell’Angola. I sei milioni di Massimo saranno così divisi: acquisto automezzi di espurgo (1,5 milioni), escavatori (766 mila euro), automezzi per la raccolta di rifiuti solidi urbani (2,8 milioni), macchinari per il movimento terra (440 mila euro) e autocisterne per il trasporto di acqua e autogrù (472 mila euro). Alla gara potranno partecipare solo aziende italiane. Eppure, l’Angola potrebbe rappresentare un’occasione insperata per risolvere insieme anche l’emergenza napoletana. Insieme ai camion la Farnesina dovrebbe mandare a Luanda anche un suo uomo di fiducia per controllare che il tutto finisca nelle mani giuste. E chi meglio di Bassolino potrebbe svolgere tale incarico? D’Alema pensaci, fai un’ultima cosa di sinistra....