La procura della Repubblica di Reggio Calabria ha avviato un indagine su una presunta compravendita di voti all'estero da parte della criminalità organizzata.
Si parla di comitato d'affari che, tramite un parlamentare uscente siciliano ed un imprenditore, avrebbe chiesto alle consorterie mafiose della Piana di Gioia Tauro di interessarsi all'acquisto di 50mila voti da pescare tra le schede bianche degli italiani residenti all'estero, in particolare nel sud America.
In pratica molti italiani all'estero sarebbero stati contattati per vendere agli emissari della 'ndrangheta le schede ancora non votate pervenute loro per posta e ancora da rispedire ai consolati con l'espressione del voto.
Durante un indagine sull 'ndrangheta i carabinieri hanno intercettato le conversazioni di diversi appartenenti alla consorteria mafiosa dei Piromalli egemone nella Piana di Gioia Tauro dalle quali è emerso che un imprenditore di origine siciliana, Aldo Miccichè, da tempo residente in America latina, avrebbe fatto da tramite tra i boss della piana ed un parlamentare uscente siciliano. L'inchiesta è condotta dal procuratore facente funzioni Francesco Scuderi e dal sostituto Roberto di Palma, che avrebbero informato già il governo nazionale ed il ministro dell'interno.