di Aragorn il 22 apr 2008, 22:23
Andriy Lysanchuk, 23 anni, latitante ucraino, è stato arrestato ieri a Caserta. Il giovane immigrato è accusato di omicidio: nel 2002 avrebbe ucciso, strangolandola con le proprie mani, una bambina. Era in preda ai fumi dell’alcool. Questa la giustificazione che aveva fornito alle autorità locali una volta fermato e identificato. Dal settembre dello scorso anno, quando venne ufficialmente riconosciuto colpevole, la polizia ucraina lo stava cercando per condurlo in carcere dove avrebbe dovuto scontare la lunga condanna. Lui, l’omicida, invece si trovava tranquillamente in Italia con in tasca, per giunta, un regolare permesso di soggiorno, ottenuto per ricongiungimento familiare. L’assassino, prima di essere arrestato dagli uomini della squadra mobile, viveva a San Nicola la Strada, un piccolo paesino alle porte di Caserta, insieme con la moglie italiana. Nei mesi scorsi Andriy Lysanchuk era stato più volte fermato dalla polizia, ma agli agenti aveva fornito false generalità. Solo qualche settimana fa la svolta: l’Interpool segnala ai colleghi italiani la presenza dell’ucraino. Il 23enne a quel punto non ha più scampo: la sua vera identità viene smascherata. Eppure nessuno, al momento della richiesta del permesso di soggiorno, aveva scavato nel suo passato. Era arrivato in Italia presentandosi come cittadino modello, camuffando abilmente la sua vera identità, e tutti gli avevano creduto sulla parola.
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»