di Beleg il 13 mar 2010, 16:08
Infatti, ogni regione è diversa (e i rischi del federalismo sono legati proprio alla "ricchezza" di ogni singola regine), ma è tutto legato ai trasferimenti che vengono dallo Stato. E questi trasferimenti, nei diversi settori, sono vincolati a parametri ben precisi: tot soldi per tot valori statistici/contabili. Se tu regione sei in difficoltà, sono fatti tuoi, anzi nostri, visto che le prime a rimetterci sono le famiglie.
E infatti è vero, bisogna pensare bene a chi si vota. La Regione Lazio, ad esempio, deve pagare un debito nella sanità di 10 miliardi di euro, gentile regalo dell'ex giunta di Storace che ha affossato una situazione già deficitaria. Si tratta di milioni e milioni di euro buttati in convenzioni a vantaggio delle cliniche private nell'arco del mandato (anche cliniche fasulle se pensi alla storia di Lady Asl). Con lo Stato, l'uscente giunta Marrazzo ha dovuto concordare un piano di rientro che peserà per i prossimi 30 anni. Nel taglio degli sprechi finora sono stati recuperati circa 400 milioni di euro. E c'è ancora tanto da fare. Il risultato di tutto ciò è stato un aumento dei costi nel pubblico e un diverso quantitativo di trasferimenti dallo Stato, tutte cose che pesano sulle finanze di una famiglia. Poi le discariche si stanno esaurendo, smaltire costa di più, il porta a porta ancora latita, e via più soldi per la Tia. I fondi per la scuola vengono limitati e quindi aumentano rette e mense. Ecco com'è semplice il calcolo. Ed ecco perchè 100 euro di Ici sono molto poco da queste parti. Magari un taglio alle tasse o maggiori trasferimenti dal governo centrale avrebbero fatto comodo.
E preciso che personalmente considero le tasse necessarie, un dovere per contribuire al mantenimento dei servizi pubblici; siamo una società che va avanti con le tasse, bisogna anche vedere la questione nel complesso, e non pensare solo al proprio orticello.

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