Tutto nasce nel 1998 a Hyrynsalmi, in Finlandia. Alcuni sciatori, per aumentare la resistenza allo sforzo, inventano il "calcio nel fango". La cosa prende piede al punto che le partitelle tra amici si trasformano in un vero e proprio campionato. Tredici squadre (alcune miste) si presentano al via, sancendo la nascita ufficiale dello sport tra i più "sporchi" che ci sia. La voce gira e gli epigoni si moltiplicano.

Nel 1999 il campionato europeo chiama a raccolta 69 squadre. Cinque anni dopo si gioca il primo campionato del mondo con ben 260 squadre. I campi di gioco li assicura la terra finnica. Esattamente a Hyrynsalmi, dove tutto era cominciato. E anche ques'anno, a luglio, la tre giorni del calcio della palude metterà in scena circa 600 partite. Uno dei più grandi happening calcistici mai visti. Per dare un'idea: all'ultima edizione hanno assistito circa 9.000 persone. Il campionato europeo, invece, si gioca in Islanda, mentre la prima edizione inglese si è giocata nel 2006 a Dunoon in Scozia.
Ogni squadra può sfoggiare la divisa che preferisce. C'è chi punta sulle tradizionali maglie calcistiche, chi preferisce la tuta dell'Uomo Ragno e di Batman. Qualcuno addirittura gioca a torso nudo. Ma per tutti, il destino è comune: essere ricoperti di fango in pochi minuti. Folklore a parte, si tratta di uno sport davvero faticoso. Con la melma che blocca le gambe e rende durissimo ogni spostamento. Non a caso è stato calcolato che i partecipanti al torneo perdono circa 20mila litri di sudore nel corso delle partite.
E, alla fine, arriva il meritato riposo: prima tra le acque, freddine, di un laghetto e poi in una delle saune piazzate a bordo campo. Nella migliore tradizione finnica.