Un giudice da' l'ultimatum a kazaa

[Staff]

Un tribunale australiano ha dato un ultimatum alla rete di condivisione file Kazaa, dicendo che entro il 5 dicembre dovrà cambiare sistema filtrando dal suo sistema i pezzi protetti da diritto d'autore, oppure chiudere. E' quanto hanno annunciato dirigenti dell'industria discografica.

L'imposizione della scadenza segue una sentenza di settembre emessa da un giudice di Sydney, secondo la quale gli utenti di Kazaa violano i diritti d'autore ed i responsabili della rete devono pertanto modificare il proprio software.

Altri servizi di peer-to-peer (P2P) globale, lo scambio di file, sono finiti nei mesi scorsi a loro volta nel mirino.

La società che gestisce Kazaa, Sharman Networks, ha fatto ricorso contro la decisione del tribunale. Ma secondo quanto riferito dalla Ifpi, la potente associazione dei discografici impegnata in diverse battaglie legali contro la pirateria e lo scambio file, il tribunale australiano ha stabilito che per evitare la chiusura completa Kazaa deve come primo passo installare un filtro a parola chiave entro 10 giorni.

Sharman Networks ha affermato di non poter controllare l'attività di qualcosa come 100 milioni di utenti.