Messi raggiunge tre volte il Real
Partita spettacolare al Camp Nou: finisce 3-3. Madridisti sempre avanti coi gol di Van Nistelrooy e Ramos, ma l'argentino del Barcellona evita la sconfitta ai blaugrana, in dieci per l'espulsione di Oleguer
BARCELLONA, 10 marzo 2007 - Niente da fare, non è destino: Capello al Camp Nou non ha mai vinto in carriera e non ci riesce nemmeno stavolta. Sembrava fatta: il Real Madrid, in pieno recupero e in dieci contro undici, stava battendo il Barcellona 3-2. Ma ci ha pensato Messi a dare l'ennesimo dispiacere al Real in questa stagione: magia dell'argentino e 3-3, il 16° pareggio nelle sfide di campionato al Camp Nou tra le due grandi di Spagna. E' stata una partita spettacolare, divertentissima e ricca di colpi di scena. Il pari va stretto al Barça, che ha creato molto di più. Ma il Real Madrid ha finalmente dimostrato carattere, almeno fino alla disattenzione finale. Le due grandi deluse della Champions, insomma, si sono risollevate. Ma solo un pochino, perché con questo risultato il Barça non scavalca il Siviglia e domani può scendere a -3 dalla vetta. E il Real è ancora più indietro, a -5 dai catalani.
INIZIO DI FUOCO - Il primo tempo del Camp Nou è un inno al calcio spettacolo, non c'è un attimo di pausa. La facilità con cui le due squadre collezionano occasioni da gol è impressionante: se in fase offensiva brillano le stelle, però, è altrettanto vero che Barça e Real dimostrano di essere inesistenti quando c'è da contenere. Il gol dell'1-0 di Van Nistelrooy (incertezza di Thuram) mette a nudo la difficoltà dei blaugrana nell'iniziare bene le partite che contano: all'andata, al Bernabeu, fu Raul a spianare subito la strada ai blancos. La rapidità con cui il Barcellona pareggia, invece, dimostra quanto gli uomini di Capello siano incapaci di rompere il gioco avversario. Gago e Diarra vengono travolti dall'impeto di Xavi, Iniesta e Deco, così il tridente Messi-Eto'o-Ronaldinho può scatenare la sua devastante potenza. Eto'o (l'attaccante che ha battuto più volte Casillas in carriera, 7 gol segnati) impiega poco tempo per capire che Torres è disorientato: assist al bacio per Messi e all'11' è già 1-1. Ma qui il Barça si addormenta di nuovo: Guti vola via e Oleguer lo tocca quel tanto che basta per farlo cadere in area, beccandosi pure un'ammonizione che risulterà pesante. Dal dischetto Van Nistelrooy riporta avanti il Real. Da quel momento è solo Barcellona: i blaugrana arrivano davanti a Casillas in ogni momento, si perde il conto delle occasioni. In una di queste, Messi fa doppietta riprendendo un tiro di Ronaldinho respinto da Casillas, dopo una combinazione tra il brasiliano ed Eto'o. Si va al riposo sul 2-2, ma non prima che Oleguer rovini tutto con uno sciocco fallo a metà campo che gli costa il secondo giallo.
SECONDO TEMPO - In dieci contro undici, Rijkaard è costretto a passare alla difesa a quattro: esce Eto'o ed entra Sylvinho. La partita, per forza di cose, scende un pochino di ritmo: il Barcellona vuol continuare a manovrare ma è meno strapotente in attacco, il Real si limita ad aspettare il momento buono per colpire. La scelta più redditizia sembra essere quella di Capello, perché lentamente il Barça si spegne e concede spazio all'avanzata dei blancos, aiutati anche dall'ingresso di Robinho al posto di un Raul non eccelso. Valdes fa un miracolo su Van Nistelrooy che cercava il colpo sotto, ma al 28' deve arrendersi. E' Sergio Ramos, sempre al limite dell'espulsione per tutta la gara, a indovinare la torsione giusta: Puyol è anticipato, Valdes immobile. E il Real va sul 3-2. Il Barcellona non ha intenzione di mollare, non vuole uscire sconfitto in una sfida che non meriterebbe di perdere. Iniesta sfiora per tre volte il palo alla destra di Casillas. Poi, in pieno recupero, Messi salta Helguera al limite dell'area, si presenta davanti a Casillas e lo fulmina col sinistro: 3-3. Esplode il Camp Nou, ma la gioia diventa presto rabbia, perché un istante più tardi Ronaldinho viene abbattuto in area. Niente rigore, l'arbitro salva il Real. E forse anche la panchina di Capello.