MANCHESTER (Inghilterra), 11 aprile 2007 - E adesso? A poche ore dalla batosta (7-1) subìta nel ritorno dei quarti di Champions League a Old Trafford contro il Manchester United, la Roma si interroga su quello che è successo e quello che sarà da qui a fine stagione.
IL BILANCIO - La goleada patita in Inghilterra deve far riflettere sull’ampiezza della rosa giallorossa - confrontata ai massimi livelli del calcio europeo -, sulla fragilità caratteriale emersa dopo l’avvio disastroso, sugli errori tattici commessi da Spalletti, e sulla partita "bucata" da tanti primattori. Ma non bisogna scordare che questa Roma è seconda in classifica in campionato, in finale di coppa Italia, e che è stata comunque capace di raggiungere i quarti di Champions, che le mancavano da 23 anni, da quando la competizione si chiamava coppa dei Campioni. Insomma, la stagione dei giallorossi resta positiva. Totti le ha dato 7.5 in pagella.
GLI OBIETTIVI - Incassata la mazzata di Coppa, in casa Roma si sente il bisogno di voltare subito pagina. "Senza vergognarsi di nulla - ha dichiarato Daniele De Rossi a Manchester nel postpartita -. Bisogna vergognarsi quando non si è dato tutto, stavolta non è stato così. Anche se spiace tanto per i tifosi, che hanno fatto sacrifici economici importanti per seguirci a Manchester. Ci resta la seconda posizione in campionato da difendere dall’assalto della Lazio, che, anche se parla di quarto posto, in realtà punta al sorpasso". Il calendario programma il derby a fine mese. Il black-out di Old Trafford resta un mistero per i giocatori. Secondo Christian Panucci si è trattato di una serata irripetibile. "Ogni volta che tiravano facevano gol. Hanno avuto una percentuale realizzativa incredibile. Non abbiamo sbagliato l’approccio alla gara. In una partita così non c’era nulla da fare".
CRISTIANO RONALDO - La serata di Old Trafford è stata tanto amara per la Roma quanto dolce per Cristiano Ronaldo. Cercava il primo gol in Champions di questa edizione, ne sono arrivati due. Ed è stato anche premiato come uomo partita. "Ma contano i successi di squadra - dice il campione portoghese -. Siamo un gruppo maturo, che ha fiducia nei propri mezzi, abbiamo giocato molto bene, specie nei primi 20’, il pubblico ci ha trascinato. Milan o Bayern in semifnale? Non ho preferenze, sarà dura comunque". Anche per i suoi avversari.