di Aragorn il 12 apr 2007, 19:38
E' stata resa nota la lista delle partite intorno alle quali si addensano i sospetti della Procura di Napoli. C'è anche Juventus-Milan del 18 dicembre 2004, la partita arbitrata da Bertini e terminata 0-0 tra molte polemiche dei giocatori rossoneri. In quell'occasione, secondo i pm partenopei, Luciano Moggi, l'ex direttore sportivo del Messina Fabiani e lo stesso fischietto hanno influenzato il risultato dell'incontro.
Era sembrata subito una partita strana, con dei fischi un po' avventati e un contropiede tre contro nessuno fermato per un fallo su Kakà, ignorando la norma del vantaggio, e un rigore su Crespo non visto. Finì 0-0 e andò bene alla Juventus, già in vantaggio sul Milan di quattro punti in classifica. I mugugni arrivarono immediatamente, al fischio finale, ma finirono lì, perché tra le due grandi del calcio nostrano le polemiche si placavano ancor prima di cominciare. Giovedì pomeriggio, però, qualcuno avrà pensato a quella sera d'inverno e all'amaro in bocca che se ne andò, anche se ben celato, solo dopo un po' di giorni. Era il 18 dicembre 2004 ed era Juventus-Milan, con Bertini in 'regia'.
Nella lista delle partite sospette, di quelle su cui si sono concentrate le indagini della Procura napoletana, c'è anche e soprattutto quella sfida al vertice. Secondo i pm, Mariano Fabiani, all'epoca direttore sportivo del Messina, Luciano Moggi, direttore generale della Juventus e l'arbitro Paolo Bertini, "in concorso tra loro ed in esecuzione del programma criminale della associazione per delinquere hanno compiuto atti fraudolenti e finalizzati a influire sul risultato dell'incontro di calcio". Un accusa decisa e precisa, aggravata dall'"aver commesso il fatto predeterminando il risultato di un incontro di calcio influente ai fini dello svolgimento di concorsi, pronostici e scommesse regolarmente esercitati". Non è l'unico caso esaminato dagli inquirenti e che ha portato alla ratifica dei 48 avvisi di conclusione delle indagini preliminari, consegnate oggi ai soggetti interessati. La società più coinvolta, fatto nuovo rispetto alla prima tranche di 'Moggiopoli', è il Messina calcio. Le gare su cui gli inquirenti hanno riscontrato possibili reati e violazioni della lealtà sportiva sono: Messina-Reggina del 31 ottobre 2004, terminata 2-1 ("dolosa ammonizione" di Mesto per fargli saltare la gara successiva contro la Juventus); Messina-Fiorentina del 28 novembre 2004, chiusasi sull'1-1 (indagati Moggi, Fabiani, Paparesta e Dattilo "per essersi adoperati per il raggiungimento di un risultato favorevole alla squadra siciliana"); Brescia-Bologna del 6 gennaio 2005 (ammonizioni di Guana e Mannini che, diffidati, saltarono la partita successiva contro i peloritani, finita 2-0 per i giallorossi); Messina-Parma del 23 gennaio 2005, vinta 1-0 dai padroni di casa e Siena-Messina, terminata 2-2. La Juventus, invece, torna 'alla ribalta' per Sampdoria-Siena del 30 gennaio 2005, finita 1-1 (ammonizione di Simone Inzaghi, che saltò la successiva con i bianconeri) e per Inter-Fiorentina del 20 marzo 2005 (gialli per Viali e Obodo, diffidati, proprio prima della partita contro la squadra di Torino). Inoltre, a parte le gare già entrate nel filone principale dell'inchiesta sul Calciocaos, sono sotto osservazione: Udinese-Brescia 1-2 (26/9/2004), Siena-Juventus 0-3 (23/10/2004), Juventus-Chievo 3-0 (31/10/2004), Messina-Reggina 2-1 (31/10/2004), Roma-Parma 5-1 (19/12/2004), Palermo-Lecce 3-3 (20/2/2005), Reggina-Messina 0-2 (13/3/2005), Lazio-Juventus 0-1 (24/4/2005).
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»