MILANO, 28 aprile 2007 - Roba da Pazzo. Perché il futuro della Fiorentina inizia stasera, parte dalla sfida contro il Chievo. Il futuro si chiama Giampaolo Pazzini: il "Pazzo", appunto. Lui parte titolare, perché Luca Toni è squalificato e per tutto un insieme di cose. La prima è questa: Toni non ha imminenti impegni di campionato, coglie l’attimo, lascia per un giorno Firenze e ieri incontra i dirigenti del Bayern Monaco. Pare proprio che l’ultimo sia stato l’incontro decisivo: il club tedesco ha convinto l’attaccante campione del Mondo. Toni si è formalmente impegnato a giocare dalla prossima stagione in Bundesliga. Per averlo il Bayern è pronto a pagare alla Fiorentina circa 18 milioni di euro: anche se il club viola ha chiesto di non affrontare la questione sino a fine campionato. A convincere Toni la possibilità di giocare in Champions e un ottimo ingaggio. Forse superiore ai 5 milioni e mezzo chiesti a Juventus, Inter e Milan. E poi, tra i motivi della scelta, c’è anche la volontà di non rinforzare una diretta concorrente della sua Fiorentina.
L'ERA PAZZINI - Succede tutto quando mancano cinque gare alla fine del campionato e la Fiorentina ha voglia di fare un’altra impresa: andare a giocare la prossima coppa Uefa. "E poi vincerla", ripete Cesare Prandelli. Succede tutto quando Firenze sta già di capire, rispettare, la scelta di Toni. Prandelli sorride: "E’ un altro segno di grande maturità, la dimostrazione che Firenze ama questa società e crede nel nostro progetto". Nel progetto c’è Giampaolo Pazzini, quello che arrivò primo di Toni e poi si mise ad aspettare, perché era giusto così. Spiega il suo allenatore: "Il "Pazzo" non è sotto esame e non lo è mai stato. Ha già saputo dimostrare tutto il suo valore". E ancora: "Con il Chievo voglio vedere subito una squadra concentrata e reattiva, voglio palle giocate in profondità, ma anche tanti cross, perché Pazzini, di testa, è il più forte giocatore italiano". Il più forte aggiunge: "Sono pronto ad assumermi le mie responsabilità". Stasera con il Chievo, tanto per iniziare.
PIACE CACAPA - Intanto Prandelli deve affrontare l’emergenza difesa, perché "Ujfalusi e Potenza non ce la fanno". Che si fa? "Un’idea ce l’ho", dice l’allenatore. Arretrare Blasi sulla linea dei difensori? "Ma potrei anche mettere un altro difensore", risponde Prandelli, così intuisci che (forse) la sua idea non l’ha ancora capita nessuno. Difficile (molto) che il tecnico passi a una difesa a 3, con Gamberini-Dainelli-Kroldrup, avanzando Pasqual di qualche metro. Meno difficile spostare Gamberini a destra, oppure far esordire il giovane Alex. Vabbè, Blasi resta favorito, mentre il futuro bussa ancora alla porta e il d.s. Corvino sembra puntare dritto sul brasiliano Claudio Cacapa, 30 anni, difensore centrale del Lione, in scadenza di contratto. La trattativa è avviata. Ben avviata. "Per fortuna la squadra è concentrata sulla difficile partita col Chievo", chiude Prandelli. Ha ragione anche stavolta, roba da pazzi.