L'Inter e Zlatan Ibrahimovic sono di nuovo ai ferri corti. Dopo l'ormai famosa intervista con le dichiarazioni pro-Moggi, la richiesta di aumento di stipendio, ora scoppia un nuovo caso legato alla nazionale svedese. L'attaccante vuole scendere in campo nel match di qualificazione ad Euro 2008 contro la Danimarca, ad appena un mese dall'intervento. Il club gli aveva chiesto cautela, ma lui insiste: "Decido io".
Nemmeno nella stagione dei record e dello scudetto conquistato sul campo, l'Inter riesce a vivere un'estate tranquilla. Se durante l'anno, Mancini ha sempre avuto a che fare con il "caso Adriano", ora tocca ad un'altra stella, quella più brillante: Zlatan Ibrahimovic.
I problemi sono iniziati la scorsa settimana con quell'intervista a Libero in cui lo svedese ha fatto riferimenti positivi verso Luciano Moggi che non sono per niente piaciuti a Moratti e all'ambiente interista. Il pubblico ha manifestato questo disappunto (se pur coperto poi dagli applausi) con qualche fischio al momento della presentazione delle squadre prima di Inter-Torino e durante la festa scudetto.
Poi c'è stata la richiesta di aumento del compenso ed ora questa nuova spina, legata alla nazionale svedese. Ibra è stato operato il 27 aprile scorso per rafforzare il lato destro della parete addominale e solitamente servono almeno 6 settimane di riposo prima di riprendere a giocare. L'attaccante, dopo poco più di un mese, vuole scendere in campo nel match contro la Danimarca di sabato prossimo, decisivo per la qualificazione della sua Svezia ad Euro 2008.
Da via Durini gli avevano chiesto cautela, pur non impedendo al giocatore di rispondere alla convocazione. Dura la risposta del n° 8 nerazzurro: "Questa è la nazionale, non l'Inter, anche se loro possono un po' influire. Chi decide? Io, il medico e l'allenatore". Parole che avranno fatto arrabbiare ancora una volta Moratti ed il suo staff, sperando che sabato vada tutto bene e non ci sia un infortunio, altrimenti scoppierebbe la bufera.