di Aragorn il 01 giu 2007, 15:09
MILANO - La Commissione Disciplinare ha squalificato per 16 mesi l'attaccante della Sampdoria Francesco Flachi risultato positivo a un controllo antidoping che aveva riscontrato la presenza nelle sue urine di metaboliti di cocaina. Il controllo era stato effettuato il 28 gennaio al termine della partita Sampdoria-Inter. Il goleador blucerchiato era già di fatto in squalifica essendo stato sospeso dalla fine di febbraio.
La Commissione disciplinare spiega così i motivi della squalifica: "Esaminati gli atti allegati al deferimento, lette le memorie difensive e sentito il deferito, considerato che non vi è alcuna contestazione circa la correttezza degli esami di laboratorio eseguiti sui campioni di urina prelevati, i quali hanno evidenziato la presenza di metaboliti di cocaina (Benzoilecgonia), osserva che il comportamento del Flachi è sanzionabile, perchè integra la violazione dell'art. 2.1 del Regolamento Antidoping adottato dal CONI, oggi in vigore".
La sostanza assunta (cocaina) rientra tra quelle per le quali è disposto il divieto a norma della 'Lista delle sostanze e delle pratiche vietate' del CONI, entrata in vigore nel gennaio 2007. "In merito alla invocata non punibilità del Flachi per assunzione di una sostanza indicata nella Lista WADA come vietata solo "in competizione" , questa Commissione ritiene che la distinzione fra sostanze vietate "in competizione e fuori competizione" e quelle vietate solo "in competizione" attiene al momento in cui esse vengono rinvenute nell'organismo dell'atleta a seguito di controlli (come fra l'altro confermato dalla stessa definizione di "fuori competizione" contenuta nell'Appendice al Regolamento Antidoping).
Tale diversa catalogazione mira - continua la nota - a distinguere le sostanze che sono da considerarsi proibite indipendentemente dal momento in cui vengono rinvenute nell'organismo dell'atleta (e quindi anche "lontano" da una competizione ed in nessun modo ad essa collegate) da quelle diverse sostanze - come appunto la cocaina - che sono invece vietate solo laddove riscontrate in occasione di una gara".
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»