L'Uefa presenta i dati di una ricerca durata quattro anni "Hanno provocato incidenti in almeno 25 partite"
I tifosi del Liverpool sono i peggiori d'Europa. Criticati duramente dall'Uefa dopo gli incidenti avvenuti all'esterno dello stadio Olimpico di Atene, nella sera della finale di Champions League col Milan. Il presidente del calcio europeo Michel Platini comunicherà a Richard Caborn, ministro dello Sport britannico, i risultati della ricerca durata ben quattro anni: ben 25 le partite in cui i supporters dei reds avrebbero partecipato e provocato incidenti.
Inammissibile il comportamento nella finale del 23 maggio: alcuni tifosi avrebbero tentato in ogni modo, sia con biglietti validi che falsi (alcuni addirittura senza tagliando), di entrare all'interno dell'impianto greco. Il triste risultato è stato quello di incidenti, per fortuna non molto gravi, che avrebbero potuto però rovinare l'evento calcistico dell'anno.
William Gaillard, portavoce ufficiale dell'organizzazione europea, ha dichiarato: "Quale tifoso ruberebbe un biglietto dalle mani di un'altra persona della stessa squadra o da quelle di un bambino? Sappiamo cosa è avvenuto ad Atene ed i tifosi del Liverpool - ha proseguito Gaillard - sono stati la causa di gran parte dei disordini a differenza, invece, di quelli di altri squadre".
I riferimenti di Gaillard sono chiari: all'esterno dello stadio Olimpico, la polizia greca, lo scorso 23 maggio. è stata costretta ad usare i gas lacrimogeni per disperdere i violenti e sedare gli scontri. Inoltre, nei giorni successivi alla finale, sono arrivate molte testimonianze che parlavano di biglietti rubati nel corso degli incidenti.
Per il Liverpool si è trattato di una vera beffa. La società inglese, infatti, una settimana fa aveva inviato all'Uefa un documento per protestare contro le scarse misure di sicurezza approntate fuori dallo stadio e, dunque, aveva deciso di tutelare tutti quei tifosi coinvolti negli incidenti. Ora, la risposta del massimo organismo calcistico europeo ha un sapore ancora più amaro.
Non si è fatta attendere la reazione degli inglesi. Rick Perry, presidente esecutivo del Liverpool ha affermato: "I difetti d'organizzazione, soprattutto nella gestione e nella ripartizione dei biglietti per la finale sono stati evidenti, ma queste ultime dichiarazioni della Uefa non possono distogliere l'attenzione dalla verità. Quello che sorprende di più nelle parole di Gaillard è che a pochi giorni dalla finale, la stessa Uefa, aveva definito i tifosi del Liverpool ottimi supporters e dalla grande tradizione".
Dispiaciuto anche Caborn, ministro dello Sport, il quale ha dichiarato: "Ho molta simpatia per i tifosi del Liverpool che hanno speso molte sterline per i biglietti acquistati ma, in alcuni casi, non sono riusciti ad entrare all'interno dello stadio. Bisognerà trovare spiegazioni convincenti per quanto accaduto. Abbiamo già attivato la nostra ambasciata ad Atene e tentato di coinvolgere le autorità locali. Allo stesso tempo manterremo i contatti con la Uefa. Metterò questo caso in cima alla mia agenda e ne parlerò certamente con Platini".
L'Uefa, in ogni caso, inviterà la società britannica a prendere seri provvedimenti per impedire a certi tifosi di seguire la squadra in trasferta, aumentando il numero dei controlli o distribuendo in maniera differente i biglietti che avrà a disposizione.
E i fans del Liverpool come rispondono? La maggior parte ha parlato di "farsa", di "documento ridicolo", che ha il solo obiettivo gettare fango sulla società. Per tutti ha risposto Les Lawson, portavoce ufficiale dei supporters inglesi: "Come possiamo noi essere i peggiori? Un poliziotto (Raciti n. d. r.) è morto in Italia, i tifosi della Roma, negli ultimi quattro anni, hanno aggredito quelli del Leeds, del Middlesbrough, del Liverpool e del Manchester. È tipico da parte dell'Uefa: piuttosto che considerare gli errori commessi nell'organizzazione della finale, vogliono trovare a tutti i costi un colpevole".