di Aragorn il 18 giu 2007, 11:07
L'esultanza a fine gara di Kaukenas. Ciamillo
SIENA, 17 giugno 2007 - Finisce con i quasi 8000 spettatori all'interno del palazzo e le migliaia davanti al maxischermo fuori dal Pala Mens Sana a festeggiare il secondo scudetto di Siena. In gara-3 della serie finale il Montepaschi ha battuto 90-82 la VidiVici Bologna e ha chiuso la serie sul 3-0, completando un campionato da 39 vittorie in 44 partite (record per i tornei a 18 squadre). Un trionfo che accomuna tutte le 17 contrade: già, proprio la patria della rivalità tra quartieri ha prodotto uno sforzo comune e nell'epoca della globalizzazione si è regalata uno scudetto che pone le sue fondamenta all'interno dei confini cittadini. Dal Monte dei Paschi, sponsor munifico che dal 1996 si è abbinato con vari marchi alla società, attraverso il plenipotenziario manager Ferdinando Minucci, l'uomo che ha unito l'abilità diplomatica alla capacità di portare nel corso degli anni una società di seconda fascia ai vertici europei, fino a Simone Pianigiani, il ragazzo di bottega che, all'esordio da capoallenatore, ha bruciato tutte le tappe e, sfoggiando personalità non comune, ha condotto la squadra allo scudetto già alla prima stagione dopo la fine della gestione Recalcati.
ONORE ALLA VIRTUS - Nel tripudio biancoverde merita un plauso anche la VidiVici Bologna. La stagione bianconera è stata esaltante: finale di coppa Italia, finale scudetto, final Four di Fiba Cup e un amore ritrovato col suo pubblico che l'ha resa regina di spettatori e incassi in stagione. Certo, confermarsi è spesso più difficile che affermarsi ma Sabatini e Markovski potranno cominciare a preoccuparsene domani perché oggi, pur nel momento della sconfitta, hanno tutto il diritto di compiacersi per i risultati ottenuti.
LA PARTITA -Markovski parte subito con tre piccoli e va avanti 5-2, massimo vantaggio bolognese nella serie. La VidiVici, dopo aver recitato la parte della vittima designata (con tanto di rinuncia al greco Glyniadakis, a cui è scaduto il contratto venerdì), gioca disinvolta: Best e Giovannoni da una parte, Forte e McIntyre dall'altra sono caldissimi. A 55" secondi dalla fine del primo quarto il fuori programma: splendido pick&roll tra Best e Crosariol con quest'ultimo che schiaccia di prepotenza e distrugge il ferro con sosta forzata per sostituirlo. Dopo 10' il punteggio è un clamoroso 27-29 con Bologna che ha l'82% da 2 e il 60% da 3 mentre Siena si accontenta del 67% da 2, del 60% da 3 con 6/6 ai liberi.
SECONDO QUARTO - Le difese non sono impeccabili, ma sono gli attimi più belli della serie. Siena si affida all'1 contro 1, Bologna va a nozze col pick&roll e Crosariol, alla terza schiacciata di fila, firma il 42-35 esterno. La reattività della Virtus è impressionante, le percentuali di tiro buone e con Siena che spara a salve si arriva fino al +12 prima del 51-40 del riposo. Era dalla sesta di ritorno contro Livorno che la Virtus non segnava così tanto in un tempo.
TERZO QUARTO - Si riprende in una bolgia incredibile. Il muro di pubblico biancoverde non vuole allungare la serie e la pressione dei piccoli del Montepaschi porta a qualche recupero con relativo contropiede. Dopo 24' siamo 52-56 e dopo 28' è parità a quota 62 con una tripla di Forte. Se qualcuno aveva storto il naso sulla qualità delle prime due gare, l'agonismo in campo questa volta è incredibile. E all'ultimo minibreak siamo 64-68 con 13 punti di Crosariol, record in carriera.
EPILOGO - Clima incandescente e palla che finalmente scotta. In un ambiente simile ecco la tripla del solito McIntyre e due liberi di Kaukenas per il 71-70, primo vantaggio toscano dal 24-23. Forte regala giocate di classe pura, ma prima Ilievski e poi Blizzard, che si infortuna dopo avere segnato, mettono le triple del 75-76 a 5'35". Tap-in in attacco del prezioso Stonerook, tripla dell'immenso McIntyre ed è 82-77. Crosariol fa pentole, coperchi e anche qualcosa d'altro: 5 punti suoi ed è 82-82 con 2'19" da giocare. Kaukenas (eletto mvp delle finali) inventa un gioco da 4, fratello minore di quello storico di Danilovic nella finale del 1998. Best sbaglia da fuori e dalla media, McIntyre segna quattro liberi e il tricolore diventa biancoverde. Pandemonio a Siena per dirla con Dan Peterson.
Montepaschi-VidiVici 90-82 (27-29, 40-51; 64-68)
MONTEPASCHI SIENA: Forte 21 (7/15, 1/3), McIntyre 22 (1/5, 4/6), Eze 8 (2/2), Sato 14 (3/4, 1/3), Stonerook 5 (2/2, 0/1); Baxter 2 (1/1), Carraretto (0/1 da 3), Kaukenas 18 (4/9, 1/2). N.e: Boisa, D’Ercole, Rombaldoni, Lechtaler. All.: Pianigiani.
VIDIVICI BOLOGNA: Ilievski 11 (1/3, 3/6), Best 8 (3/6, 0/3), Blizzard 7 (2/3, 1/2), Crosariol 21 (9/10), Giovannoni 13 (2/4, 3/4); Drejer 4 (2/4, 0/1), Gugliotta 5 (2/2, 0/1), Vukcevic 10 (2/4, 2/4), Di Bella 3 (1/6), Petrovic, Grant (0/2). N.e: Malagoli. All.: Markovski.
ARBITRI: Tola, Paternicò, Mattioli.
NOTE – Tiri liberi: Siena 29/34, Bologna 7/15. Rimbalzi: Siena 28 (Sato 11), Bologna 36 (Crosariol 7). Assist: Siena 10 (McIntyre 3), Siena 17 (Best 5). Progressione: 5’ 12-13, 15’ 37-41, 25’ 54-58, 45’ 77-76. Usciti 5 falli: Ilievski, Best.
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»