La Caf ha aumentato la squalifica di Francesco Flachi a due anni per la positività alla cocaina accogliendo il ricorso della Procura antidoping del Coni. La Disciplinare aveva condannato l'attaccante della Samp a 16 mesi. La commissione d'appello federale ha respinto il ricorso di Flachi mirato a una riduzione della pena. La punta era stato trovata positiva alla benzoilecgonina al controllo dopo la gara con l'Inter.
Ed ora sarà davvero dura risalire, trovare la forza per ricominciare con la condanna, impietosa, che forse chiude la carriera di uno dei giocatori più talentuosi, ma mai affermatosi nei grandi club. Francesco Flachi vede il suo futuro di calciatore ormai svanire all'orizzonte, la martellata della Caf è di quelle capaci di stendere il più coriaceo e combattivo degli atleti. L'irrigidimento della sanzione da 16 a 24 mesi risuona come una condanna all'esilio per la punta della Sampdoria. A 32 anni difficile poter immaginare di tornare a calcare un campo di calcio quando, alla scadenza della pena, le 34 primavere si faranno sentire. Ed allora, l'addio, definitivo, con l'amaro in bocca è ipotizzabile. Ci ha provato Flachi, il ricorso rigettato è un desiderio, l'ultimo, calcistico, che non viene realizzato.
La positività alla benzoilecgonina, metabolita della cocaina, riscontrata dal laboratorio antidoping di Roma al termine della gara con l'Inter dello scorso 22 febbraio, gli è costata carissima. La nuova sanzione decorre dalla stessa data della precedente, da quel 22 febbraio 2007 che può segnare il giorno ultimo del talentuoso attaccante in veste di giocatore di calcio.