MADRID, 28 giugno 2007 - Il primo esonero della storia sportiva di Fabio Capello è arrivato alle 13.41. A comunicarlo al mondo, Pedja Mijatovic, dg del Real Madrid ma soprattutto l'uomo che lo scorso anno volle a tutti costi prendere Capello per rifondare il Madrid e vincere subito. Don Fabio ha fatto ciò che gli è stato chiesto, ma non è bastato. "Cerchiamo altro, guardiamo al futuro, e il profilo del nostro nuovo allenatore sarà diverso da quello di Capello", ha detto Mijatovic. Più volte durante la lunga conferenza stampa gli è stato chiesto di delineare e descrivere meglio il profilo del nuovo tecnico: prima il dg si è trincerato dietro frasi di circostanza, poi ha parlato di "esperto, con una buona conoscenza del calcio spagnolo, se giovane tanto meglio". Sui primi due punti, Capello non ha molti rivali.
FUORI TUTTI - Con Don Fabio se ne vanno tutti i suoi collaboratori, Italo Galbiati, Massimo Neri e Franco Tancredi, e anche Franco Baldini, "Che non era legato a Capello. Franco l'ho chiamato io, e ieri sono stato io a dirgli che non avrebbe continuato con noi", ha specificato Pedja. Capello ancora non è stato avvertito. "Ho parlato con il figlio, che è anche il suo avvocato, ma Fabio sta volando da una città all'altra e non ho potuto comunicargli la notizia direttamente. Lo farò appena possibile. Comunque lo ringrazio per tutto quello che ha fatto". Il futuro sembra restare incerto. Mijatovic si è mostrato irritato per le domande su Miguel Angel Portugal, l'uomo che gli vorrebbe affiancare il presidente al posto di Baldini, e non ha voluto rivelare il nome del successore di Capello, dicendo piuttosto che c'è una rosa di candidati. Il dg non vede di buon occhio Schuster, ma non ci sono grandi dubbi sul fatto che sarà lui il nuovo allenatore del Madrid.
NIENTE FRETTA - Poi una frase che dovrebbe far venire i brividi agli aficionados del Madrid: "Non abbiamo fretta, la decisione sul nuovo allenatore va presa con calma. C'è tempo, almeno una settimana". Il Barcellona ha già preso Henry e Toure, il Real Madrid è paralizzato sul mercato e senza allenatore, ma il dg dice che non c'è fretta. "Sarà un'estate molto lunga per noi". La decisione di mandar via Capello è stata presa dalla giunta direttiva e dal presidente del Real all'unanimità. Il tecnico italiano era arrivato il 5 luglio scorso. Nemmeno un anno dopo viene accompagnato alla frontiera, una cosa che il quotidiano madrileno As aveva chiesto, strillando in prima pagina, già nel gennaio scorso.