ROMA, 12 luglio 2007 - Il presidente di Alinghi Ernesto Bertarelli, reduce dal trionfale bis in coppa America con il consorzio svizzero, è stato ricevuto stamane a Palazzo Chigi dal premier Romano Prodi, accompagnato dal ministro della Difesa Arturo Parisi. Nel corso dell'incontro si è parlato anche della possibilità di far disputare la prossima edizione della competizione velica in Italia.
CANDIDATURE - Da parte italiana è già stata data la disponibilità ad ospitare l'America's Cup, sebbene paiono già molto ben avviati i rapporti del team svizzero con la città di Valencia che ha ospitato l'edizione appena conclusa dell'importante trofeo velico. Una delle sedi italiane ipotizzate potrebbe essere l'Isola de La Maddalena, che quest'anno ha ospitato il via del Giro e nel 2009 il vertice del G8 e, per questo motivo, le strutture alberghiere e ricettive dell'isola saranno ulteriormente rafforzate. Tra le altre possibili sedi italiane sarebbe stata individuata anche la città di Trapani, che ha già ospitato gare preliminari dell'edizione 2007 della coppa America. Dopo la vittoria di Alinghi nel 2003, quando doveva essere scelta la sede europea della competizione, per l'Italia si fecero avanti Napoli, Porto Cervo e l'isola d'Elba.
POLEMICA ORACLE - Ma c'è anche un polemica pesante che investe la prossima Coppa. Il Golden Gate Yacht Club di San Francisco, il club per il quale aveva lanciato la sfida alla Coppa America Bmw Oracle dell'armatore Larry Ellison, ha dichiarato "non valido" il protocollo della XXXIII Coppa America, firmato da Alinghi il giorno stesso della vittoria nella XXXII edizione e reso noto due giorni dopo, il 5 luglio. Secondo il Golden Gate Yacht Club, il nuovo protocollo non è valido già dal momento in cui ha accettato come 'Challenger of record', rappresentante legale degli sfidanti, il Club Nautico Espanol de Vela, costituito appositamente dalla federazione spagnola. Secondo il Deed of gift, il più antico dei documenti della Coppa, il circolo sfidante deve disputare almeno una regata all'anno in mare. Inoltre per il club di San Francisco il problema è che il nuovo protocollo non indica le regole della nuova sfida, la formula, le date e così via: esso "altera la vera natura della competizione, dando un vantaggio senza precedenti e scorretto al Defender". Per di più il fatto che le regole di classe per le nuove barche, più grandi, non siano state ancora annunciate "solo il Defender può iniziare a pianificare la sua campagna e a progettare le sue barche mentre tutti gli altri concorrenti devono stare seduti ad aspettare che siano date loro delle informazioni".
RISPOSTA SPAGNOLA - Il Club Nautico Espanol de Vela ha già risposto che l'obbligo di organizzare una regata in mare non è da intendersi nel senso che essa debba svolgersi prima della sfida, e "d'altra parte intendiamo ricordare che alla fine della XXXI edizione della Coppa America non si sapeva nè la data nè la formula della XXXII, e ci sono voluti vari mesi per sapere in quale città di sarebbe regatato, pur essendo in quell'occasione Bmw Oracle il Challenger of record".