ALICANTE (Spagna), 3 settembre 2007 - L'esordio agli Europei finisce con la rabbia che avvelena la mente, con un canestro da tre di Lakovic sulla sirena per il 69-68 finale a favore della Slovenia. Punteggio che frustra una grande rimonta azzurra, anche se non cancella un primo tempo da incubo, ma neppure l’orgoglio ritrovato due volte nella ripresa, all’inizio per il primo recupero, e nel finale con un monumentale Bulleri. Ora c’è subito la Francia (martedì ore 19), e recuperare le energie mentali più che fisiche dopo una legnata simile, sarà il compito più duro che spetta a Recalcati: "Usciamo da questa gara - dice a caldo il c.t. - con una squadra, che abbiamo ritrovato, che ha dimostrato di saper reagire, e che è stata punita da una magia di Lakovic".
PRONTI VIA - Il quintetto di Recalcati è composto da Bulleri, Basile, Soragna, Bargnani e Marconato. La Slovenia risponde con Lakovic, D. Lorbek, Smodis, Jagodnik e Nesterovic. Il Mago apre il suo Europeo con uno sfondamento dopo 18". Nell’altra metà campo patisce Smodis, che lo attacca in post basso, tanto che il c.t. azzurro cambia subito marcatura, piazzando Marconato sull’ex virtussino. I punti azzurri arrivano da Bulleri (5 dei primi 9 italiani), ma i problemi sorgono nella nostra area, dove non facciamo neppure il solletico agli avversari. La Slovenia segna 8 dei primi 10 tiri dal campo e piazza un 9-0 (problema non nuovo) che li porta sul 17-9, che diventa poi un 21-11, prima che una tripla di Mordente fermi l’emorragia.
SECONDO QUARTO - Facciamo una fatica tremenda a vedere il canestro, sbagliamo nove dei primi dieci tiri da tre, e i fantasmi della vigilia si materializzano troppo in fretta. I cambi di Recalcati producono pochi cambiamenti. Bargnani trova il primo canestro a 3’18" dalla fine del primo periodo, ma poi cala la notte. Gli sloveni volano a +12 (16-28) e l’Italia non affonda solo perché uno strepitoso Mordente segna 10 punti in fila (21-30 al 16’), unica soluzione offensiva azzurra che non ha invece nulla da Belinelli (sbaglia i primi 4 tiri) e Basile (0/2). Per trovare punti azzurri che non siano della guardia della Benetton si deve attendere il 18’49", quando Soragna con due liberi chiude la striscia.
A FONDO - Ma nel frattempo la Slovenia è volata via, toccando il massimo vantaggio sul +15 (23-38) a 35" dalla pausa, grazie anche all’azione da 5 punti di Slokar, che sfrutta i due liberi per l’antisportivo fischiato a Mancinelli e poi mette una tripla dall’angolo. Chiudiamo sotto di 13 (25-38) dopo l’ultimo canestro, ancora di Soragna. E’ un’Italia francamente imbarazzante, che segna solo 9 canestri dal campo (4 sono di Mordente) su 29 tentativi, con una serie di buchi in attacco preoccupanti: Bargnani sporca lo scout con due soli punti (1/4) in 12’, Mancinelli, Belinelli, Basile, Marconato, Di Bella, Crosariol e Gigli messi assieme ne fanno tanti quanti Recalcati, Meneghin e Frates, fallendo tutti e 12 i tiri dal campo.
SECONDO TEMPO - Ripresa ed ecco la reazione tanto attesa: piazziamo un 11-0 con 4 punti di Bulleri e 7 di Gigli che ci riportano in partita (36-38 dopo 3’10"), con Bargnani che inizia seduto in panchina. Bullo deve uscire a -7’36" dopo aver commesso il quarto fallo e la Slovenia, ripresasi dalla botta improvvisa, risponde con un controparziale di 7-0 firmato Smodis e Dragic, tornando nuovamente a +10 (38-48 a -4’23") dopo una forzatura e una palla persa da Basile. Rientra Bargnani, segna il -8, ma non incide, commettendo il terzo fallo ancora in attacco. Torniamo a litigare con il ferro, finendo il terzo periodo con 18/47 al tiro, compreso un tremendo 2/17 dai 6.25. Riusciamo ad andare all’ultima minipausa sotto di 11 (45-56 dopo aver nuovamente toccato il -14) grazie a un 2+1 di Belinelli (suoi primi punti) e un altro canestro di Mordente.
QUARTO PERIODO - La fiammata d’orgoglio è durata meno di 4’, poi gli azzurri sono tristemente tornati quelli dei primi 20. Gli ultimi 10’ iniziano con una sarabanda di errori. Nei primi 3’30" segna solo Belinelli (47-56), con Crosariol che dà un buon apporto in difesa, come già era accaduto nel primo quarto. Dopo 5’ restiamo fermi ai 2 punti del futuro Warrior, mentre gli sloveni toccano quota 60 con Erazem Lorbek. Sembra finita, ma c’è l’ultimo sussulto dei nostri, grazie al rientrante Bulleri, che se non fosse stato frenato dai falli avrebbe potuto dare un’altra piega alla gara. Si accodano Belinelli e il solito Soragna per il -5 che ci ridà speranze (55-60 a -3’20"). Marconato e ancora Bullo dalla lunetta siglano il -4 (58-62) a 2’07" dalla fine.
RUSH FINALE - Un fantastico Bulleri trova ancora spazio per il canestro e fallo a -1’43" che riapre tutto (61-62). Ed è sempre lui a rispondere ai due punti di Smodis per il nuovo -1 (63-64) a -1’02", con Pipan che si scorda Nesterovic in panchina permettendo i layup del milanese. Un’infrazione di passi di Lorbek permette il sorpasso di - chi altri - Bulleri. Ma mancano ancora 29", un’eternità. Gigli fa fallo su Lakovic che mette i due liberi. La palla torna azzurra, Bullo penetra e scarica su Soragna che infila la tripla del 68-66 a 5" dalla fine. Sembra fatta. Ma Lakovic raccoglie la imessa, fa tutto il campo in palleggio, si arresta appena prima della linea da tre punti e scocca la freccia che trafigge il cuore azzurro: 68-69, sirena che suona, Italia che s’inginocchia. Fa male, molto di più di una sconfitta di venti punti.