ST. ETIENNE (Francia), 29 settembre 2007 - Finisce il sogno azzurro di entrare nella storia. Finisce con un k.o. incredibile con la Scozia, che ci batte di due punti e grazie a sei calci piazzati. Zero mete loro, una meta noi. E uscire così fa davvero tanto male: 18-16 davanti a un muro di oltre 12mila tifosi italiani arrivati da ogni parte d'Italia. Bellissimi, bravissimi: il loro Mondiale l'hanno vinto senza dubbio. Stadio esaurito, rumore assordante, pioggia battente da tre quarti d'ora prima dell'inizio della gara, boato terrificante all'ingresso delle squadre, con un Troncon capitano carico a mille: entra, tocca, dà un bacio alla bandiera e appoggia con affetto la testona al petto di Parisse durante l'inno cantato a squarciagola dai 12mila tifosi azzurri.
PARTENZA DA BRIVIDI - Ma Scozia avanti 6-0 dopo appena 5' con due calci piazzati di Paterson (uno per una palla trattenuta dopo un mezzo pasticcio in difesa che ha fatto tremare lo stadio). L'inizio si fa ancora più duro all'8', quando Mauro Bergamasco viene sanzionato per un placcaggio a uomo senza palla con un cartellino giallo e lascia l'Italia in 14. Ma è proprio allora che gli azzurri ritrovano la grinta e la capacità di mettere sotto pressione gli scozzesi. Gran lavoro degli avanti, rivali i difficoltà sotto la spinta generosa dei nostri e dopo aver sprecato due palle rubate, Parisse mette al sicuro una palla a due metri dalla linea di meta, gruppo azzurro in spinta e Troncon trova il guizzo di forza e deposita in meta l'ovale. Trasformazione di Bortolussi e 7-6. Noi ancora in 14 e gli scozzesi, tramortiti, rischiano di capitolare ancora con calcetti insicuri e fallosi: calcio di Bortolussi al 18': 10-6 per noi e Mauro Bergamasco torna in campo fra il boato del Geoffroy Guichard. Ma è allora che la troppa foga degli azzurri ci punisce.
CAMBI AZZURRI - L'arbitro grazia Troncon dopo un placcaggio alto e Mirco Bergamasco che sgambetta Parks. Ma non c'era nulla da fare: troppi falli e troppo ghiotta l'occasione per il cecchino Paterson di calciare a ripetizione. Il primo tempo si chiudeva col sorpasso scozzese grazie a due calci che portavano il risultato sul 12-10. E si ripartiva con la stessa Italia della fine del primo tempo: avanti volontario, calcio e 15-10, un altro avanti, calcio e 18-10. L'Italia ripartiva generosa, uscivano Perugini e Festuccia ed entravano Lo Cicero e Ongaro. Pez provava a scavalcare la difesa con calcetti che non funzionavano e alternava calci in touche da applausi ad altri da dimenticare. Ma anche gli scozzesi, in una partita zeppa di errori, pagavano dazio: al 14' Hines veniva sanzionato con un giallo dopo un placcaggio pericoloso su Masi in spinta a 10 metri dalla meta e Scozia in 14 mentre Bortolussi non sbagliava il calcio del 18-13. Italia di nuovo in partita e all'assalto degli avversari con un uomo in meno. La mischia azzurra faceva sentire la pressione e anche gli scozzesi cadevano in errore.
L'ULTIMO ASSALTO - Qualche fischio al 21' s.t. quando Bortolussi decide di calciare invece di provare la touche con la Scozia in inferiorità numerica. Ma il nostro estremo non sbaglia e comunque ci troviamo sul 18-16. Grande Italia a quel punto, che spinge e mette a nudo le paure scozzesi. La partita è aperta e l'Italia se la gioca con una carica agonistica mai vista prima in questo Mondiale. Non smette mai di parlare, Troncon, si cercano gli azzurri e continuano a martellare una mischia sempre più timorosa degli scozzesi. Al 34' sulla linea dei 22 scozzesi da una mischia aperta non si rialza Castrogiovanni, colpito al costato e costretto a uscire per il ritorno in campo di Perugini. Cinque minuti alla fine e siamo ancora sotto di due punti: gli scozzesi fanno cadere una maul e calcio per l'Italia. Bortolussi prova da metà campo, ma non va. Tre minuti alla fine e siamo ancora sotto di due punti. A un minuto e mezzo dalla fine Berbizier mette in campo Galon per Masi.
RITORNO IN ITALIA - L'Italia prova giocando alla mano, placcati sistematicamente i tentativi di Mirco Bergamasco, Del Fava, Robertson. Poi Troncon a tempo scaduto, prova il calcio a scavalcare, Mauro Bergamasco cerca di arrivarci ma tre scozzesi piombano e mettono la palla fuori. E' finita. Domani mattina un charter alle 10.30 riporterà gli azzurri a casa. Il boato "Italia, Italia" finale è da brividi, mentre lo stadio ci onora con un "Volare" sparato a tutto volume, Pierre Berbizier saluta così la panchina azzurra. E' stato bellissimo. E' mancata solo la ciliegina sulla torta.