PALERMO, 26 novembre 2007 - Finisce l'era Colantuono, ricomincia (per la quarta volta) quella di Francesco Guidolin. L’esonero del tecnico romano non è proprio un fulmine a ciel sereno ma non era neanche nell’aria perché lo 0-5 dell’Olimpico contro la Juventus è stato un k.o. pesante da digerire ma è arrivato dopo la vittoria col Napoli e con un Palermo che, nonostante la sconfitta, resta nelle zone medio alte della classifica. Colantuono saluta e dice: "Fa parte del gioco, non sono il primo allenatore ad essere esonerato da Zamparini, comunque ringrazio la società. Forse avrei potuto costruire qualcosa d’importante con questa squadra ma la vita continua". Strano, Zamparini appena la settimana scorsa aveva detto che sarebbe stato più sereno nei giudizi nei confronti degli allenatori del Palermo. Sembrava l’inizio di una nuova epoca, sembrava appunto. Questa mattina poche parole, da parte del numero uno di Viale del Fante: "Sono nervoso e non ho intenzione di parlare".
ULTIMO ATTO - E dire che questa mattina niente lasciava presagire l’esonero di Colantuono. L’allenatore di Cinecittà aveva infatti partecipato ad una giornata organizzata dall’Ussi regionale in un paesino del palermitano, primo passo verso la normalizzazione di un derby, Catania-Palermo, che l’anno scorso era costato la vita all’ispettore Raciti nella tragedia del 2 febbraio. Colantuono è arrivato al campo comunale di Petralia Soprana di buon mattino, ha salutato trecento ragazzini delle scuole della zona venuti apposta per lui, poi, mentre i giornalisti di Palermo e Catania si affrontavano in campo, ha raggiunto l’aula consiliare del Comune dove in seguito ha ricevuto una targa ricordo. Una smorfia l’ultimo atto di Colantuono in rosanero, quella sfuggita al tecnico quando il presentatore della manifestazione l’ha chiamato: "Ed ecco Stefano Colantuono, il grande allenatore del Palermo".
TORNA GUIDOLIN - Ma Zamparini, chissà da quante ore, aveva già deciso di far tornare per la quarta volta il veneto Guidolin. Tecnico del primo Palermo zampariniano in serie A (con la conquista della prima qualificazione in coppa Uefa della storia dei siciliani), il "ciclista" di Castelfranco Veneto era poi tornato ad allenare i rosanero l’anno scorso. Esonerato dopo l’incubo del girone di ritorno in cui il Palermo dilapidò, da terzo in classifica, un vantaggio incredibile sulle inseguitrici, ritornò sulla calda panchina rosanero dopo appena tre giornate, quanto bastò a Zamparini per capire che con il duo Pergolizzi-Gobbo le cose andavano ancora peggio. Ma l’idillio era ormai finito e a fine stagione ci fu l’ennesimo addio, si pensava quello definitivo. Non è stato così, e da domani, alla ripresa degli allenamenti, al "Tenente Onorato" di Boccadifalco ci sarà ancora lui, Francesco Guidolin.
SQUADRA MIA - "Posso dire di essere contento di tornare a sedere sulla panchina del Palermo". Sono le prime parole pronunciate dal nuovo tecnico rosanero dopo essere stato richiamato per la quarta volta alla guida della squadra rosanero. Il tecnico di Castelfranco Veneto ha ammesso di che "la classifica non è male" e che "la squadra la sento anche un po' mia".
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