di Aragorn il 25 dic 2007, 13:02
Rossi, nessuna pace con il Fisco
Graziano ammette: "L'accordo non c'è"
Valentino Rossi e il Fisco italiano non hanno firmato nessun accordo di pace. Dopo le voci di una conciliazione ormai certa, è papà Graziano a smentire che la 'bega' con l'Agenzia delle Entrate sia stata chiusa. "Ancora non è stato raggiunto alcun risultato -ammette -, quando accadrà verrà reso noto". Anche l'idea di un ritorno a Tavullia sembra lontana. "Non so neanche se sarà qui per le feste, io ci spero".
La 'grana' è finita. Torna in Italia, nella sua Tavullia, perché ha fatto pace con il Fisco e non è più necessario che resti lontano, in quel di Londra. I quotidiani hanno salutato con entusiasmo l'armonia ritrovata tra il Bel Paese e il suo figlio prediletto, peccato che chi di Valentino è genitore per davvero non possa che smentire ogni cosa. "Con il Fisco non c'è una trattativa appena iniziata - sentenzia Graziano Rossi -, che andrà avanti non so per quanto tempo". Niente di vero, dunque, la 'guerra' fiscale continua e anche il possibile ritorno a casa del sette volte iridato non è qualcosa che potrà accadere a stretto giro di posta. Tant'è vero che Graziano si augura di avere il celebre pargolo a tavola per Natale, ma non ha ancora ricevuto notizie al riguardo.
Dopo il videomessaggio che tante critiche aveva attirato, dopo i vari tentativi di raggiungere un compromesso accettabile, Valentino resta invischiato anche per queste feste nella battaglia con l'Erario. Gli viene contestata un'evasione di 60 milioni, con un conto che, interessi e sanzioni comprese, arriva quasi al doppio. La 'marachella' ha trovato parziale conferma in una sorta di ammissione dell'interessato, nonostante la responsabilità sia stata accettata con vari distinguo e attenuanti. A questo punto, tutto il castello costruito sulla ritrovata serenità del 'Dottore' potrebbe sgretolarsi, ammesso che il Natale non porti consiglio e non regali un attacco di buon cuore ad entrambe le parti; ma, si sa, con il Fisco non si scherza e forse è giusto così.
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»