Christopher McCandless è un giovane promettente dalla carriera assicurata e al quale il futuro e la fortuna sorridono, ma il giovane di Atlanta decide di lasciare la fresca laurea nel cassetto e di intraprendere un viaggio on the road che lo porterà fino all’Alaska, attraverso i campi di grano del Sud Dakota e passando anche nella strana ed alternativa città chiamata Slab City. Chris si addentra così in un Paese messo a nudo ma troppo crudo per non fargli capire il suo gesto estremo: vivere secondo natura. Nel suo viaggio incontrerà vari personaggi, alcuni bizzarri altri che lo faranno crescere sotto il punto di vista vitale. Eccolo allora alle prese con due hippy, oppure a lavorare cuoio con un anziano e la sua menestrella, fino a quando non raggiungerà la sua meta prevista all’inizio del suo viaggio, lasciandosi alle spalle ricchezze ed agio, ma soprattutto scrollandosi di dosso un Christopher annoiato dal benessere materiale e specchiandosi nel suo ego più profondo, dove vede solo se stesso conformizzato dalla società e vestito da manager.
Basato su una storia vera e tratto dal romanzo di Jon Krakauer – da noi chiamato Nelle terre estreme –, Sean Penn torna dietro la macchina da presa raccontandoci due anni – tanto è il tempo in cui Chris ha portato a termine il suo viaggio – di vita vera, vissuta a contatto con la strada e di un ragazzo che vuole diventare tutt’uno con la natura. Sono passati tanti anni dopo che Penn iniziò la sua carriera da regista con il suo Lupo solitario dove raccontava di un rapporto burrascoso tra due fratelli rimasti prematuramente orfani. Era il 1991 e da allora il regista ed attore californiano ne ha fatta tanta di strada uscendo anche nelle sale italiane – in quelle americane il film è uscito il 21 settembre 2007 – con Into the wild, forse la sua opera più completa, toccante e poetica. Un viaggio pieno di ossa, carne e tanto cuore quello intrapreso dal giovane di Atlanta e filmato da un regista che cambierà per sempre il suo futuro.
Ad interpretare Christopher McCandless è la giovane promessa Emile Hirsch che è dimagrito di oltre venti chili ed ha imparato a domare anche le più ripide acque. Il film è suddiviso in cinque capitoli, scanditi dalla voce narrante della sorella di Chris – interpretata da Jena Malone – e montato dallo stesso regista con scansioni temporali diverse facendo ritrovare lo spettatore dentro un natura selvaggia e dominante, ripercorrendo fedelmente tutte le tappe del vero Christopher fino ad arrivare all’autobus trovato in Alaska dove ha vissuto i suoi ultimi 113 giorni e che oggi è diventato un’attrazione turistica. Le dichiarazioni di Emile Hirsch sono state: ”Penn è riuscito a trovare la chiave giusta per raccontare questa storia. Ha collegato tutti i personaggi attraverso una specie di linea della verità emotiva. Mi è sembrato uno di quei classici ed affascinanti viaggi americani on the road”. Sean Penn, invece, ha trascorso quattro mesi assieme ad Emile ed ha commentato: ”Volevo essere sicuro che fosse in grado di calarsi nei panni di Christopher per otto mesi e nelle circostanze più difficili”.
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