TORONTO, 2 febbraio 2008 – Galvanizzato dal trade che porta Pau Gasol alla corte di Phil Jackson, Kobe Bryant reagisce al k.o. di Detroit con un fastastico one-man-show a Toronto che da solo vale il prezzo del biglietto. Ottimo anche Andrea Bargnani, il migliore dei Raptors, che chiude con il career high di 28 punti.
Toronto-L.A. Lakers 101-121
Un fantastico Kobe Bryant ruba la scena ad Andrea Bargnani, migliore in campo per Toronto, trascinando i Lakers alla vittoria con una prova stellare che incanta l’Air Canada Centre dal tutto esaurito. I 46 punti di Kobe, conditi da azioni spettacolari, schiacciate, giochi da tre punti e triple, nulla tolgono alla maiuscola prova del Mago che con 28 punti supera il precedente career high (il 30 novembre scorso contro Cleveland) di due punti. Bargnani si mette in luce nel primo quarto che conclude con 11 punti. Il primo canestro è una tripla, il secondo una schiacciata perentoria con assist di Parker. L’azzurro è deciso come non mai ad attaccare il canestro e le sue schiacciate nel corso del match diventano poi quattro, tre in traffico e una in contropiede da un "alley-oop" di Jamario Moon. Bargnani è top scorer dei Raptors all’intervallo con 17 punti, ma anche la sua difesa individuale su Lamar Odom è più che discreta. Bryant è super motivato già dalle prime battute e chiude il primo tempo con 21 punti (10/13) e 5 rimbalzi. I Lakers tirano col 54% e si portano avanti 56-51 a metà gara. Il terzo quarto è equilibrato, Calderon segna 8 punti ma Kobe risponde con altri 13, tra cui tre triple. Ormai la difesa di Toronto è succube delle magie di Bryant e a nulla serve la staffetta (Parker-Moon-Delfino e Dixon) di Sam Mitchell sulla stella dei Lakers. "Avremmo potuto fare un lavoro migliore su di lui – commenta Bargnani dopo la gara -. Non è compito di Parker, o Moon, è compito dell’intera squadra difendere su uno come lui. Non si può fermare Bryant uno contro uno. Stasera è stato incredibile. Ogni volta che fermavamo lui, trovava un compagno libero". Purtroppo Toronto incappa in un Bryant in stato di grazia e non trova l’antidoto contro i numeri di Kobe che delizia il pubblico tirando fuori tutto il suo repertorio. A un certo punto si sentono anche i cori "mvp mvp" indirizzati al Laker in un’arena piena di maglie gialloviola.
LO SHOW DI KOBE - Lo show di Bryant in campo e fuori è tutto da gustare: durante un timeout, Bryant intrattiene i fortunati spettatori seduti di fianco alla panchina dicendo loro "Non mi possono marcare. Li porto tutti a scuola". Poi Kobe dedica l’ennesimo canestro ai tifosi seduti a bordocampo, quindi distrae Bosh che sbaglia il tiro libero, ancora dà cinque al gruppetto della prima fila, e infine dopo il trionfo si concede addirittura per una foto con gli stessi tifosi con cui ha quasi fatto amicizia. Un vero e proprio spasso. A peggiorare le cose per i Raptors, quando scatta il raddoppio, Bryant trova pronti al tiro i vari Farmar e Vujacic che nel momento chiave dell’incontro infilano due triple a testa che danno il via all’allungo decisivo dei Lakers nell’ultimo quarto. La seconda tripla di Vujacic dà il più 13 alla sua squadra (89-102) e i Lakers volano con 12 punti a testa di Bryant e Vujacic negli ultimi 12’. Bargnani segna la sua terza tripla per il 94-106 dopo tre minuti senza canestri dal campo per Toronto, ma ormai la difesa è saltata e Bryant è incontenibile. Per Bargnani il canestro del nuovo career high arriva in schiacciata a 58” dal termine. "Ho cercato spesso di andare a canestro – ha detto il Mago -. A volte è più facile, e a volte la difesa in area mi rende la vita difficile. Quando segni da fuori, allora diventa più facile penetrare perché la difesa ti deve rispettare e ti sta addosso creando spazi per andare a canestro".
GLI ELOGI DI COACH MITCHELL - Soddisfatto anche coach Mitchell per la prova di Bargnani: "Sì, la cosa soprendente è che abbiamo ripetuto mille volte ai nostri giocatori di attaccare il canestro e Andrea è quello che l’ha fatto più di tutti ed ha anche avuto successo. Ovviamente deve continuare a migliorare nei rimbalzi e in difesa, ma lo sta già facendo. Andrea ha ritrovato quella scintilla negli occhi e sta riprendendo fiducia. I tiri ricominciano ad entrare, ma la cosa importante è che stasera non si è accontentato del tiro dal perimetro, ma ha anche attaccato il canestro. Deve continuare così perché mette pressione addosso alle difese avversarie". Sulla stessa lunghezza d’onda del coach è stato il commento di Chris Bosh sulla bella prestazione di Bargnani. A proposito di Gasol, Phil Jackson ha raccontato di aver lasciato un messaggio telefonico al neo Laker, scherzando sul fatto di aver provato a dire due parole in spagnolo: "Lui però non mi ha ancora richiamato", ha aggiunto il coach zen, suscitando l’ilarità dei presenti.
Andrea Bargnani: 28 punti (5/11 da due, 4/7 da tre, 6/6 tl), 4 rimbalzi, 3 falli, 1 palla persa in 40’29” .
Toronto: Bosh 22 (7/22), Calderon 17, Parker 12. Rimbalzi: Bosh 15. Assist: Dixon 6.
L.A. Lakers: Bryant 46 (19/28), Vujacic 22 (4/5 da tre), Farmar 13. Rimbalzi: Odom 10. Assist: Odom 8.
Speriamo si sia definitivamente ripreso Andrea..
ma quello di cui piu mi interessa parlare con voi è.... Con Gasol Los Angeles torna nel giro delle pretendenti all'anello?
Per me SI.