Ultimo giorno di test MotoGP in Malesia: lo spagnolo della Yamaha, usando gomme da qualifica, è più rapido di quasi mezzo secondo rispetto a Valentino che martedì sarà a Pesaro per regolare i conti con l'Agenzia delle Entrate
SEPANG (Malesia), 7 febbraio 2008 - Sorpresa: Jorge Lorenzo nell'ultima giornata di test della MotoGP. Il campione in carica della 250, matricola della classe regina, ha strappato il miglior tempo della sessione girando in 2'00"705 con la sua Yamaha M1 gommata con delle Michelin da qualifica. Lo spagnolo ha completato un totale di 46 giri e ha chiuso davanti al compagno di team Valentino Rossi, secondo pilota più veloce in 2'01"190. Il sette volte campione del mondo, il più veloce nella sessione mattutina, ha proseguito il lavoro per lo sviluppo delle gomme Bridgestone, ma non ha potuto completare il giro di simulazione di gara a causa delle bandiere rosse in pista dopo la perdita di carburante della Kawasaki di Olivier Jacque. Anche per Lorenzo è saltata la simulazione di Gran Premio e il pilota è dovuto rientrare ai box dopo appena cinque giri. In mattinata, comunque, l'iberico è stato il pilota più presente in pista con 23 giri completati. Terzo e quarto tempo della giornata rispettivamente per i piloti del team Gresini Honda, Shinya Nakano e Alex De Angelis che hanno completato il loro programma di lavoro in attesa del nuovo motore che sará a disposizione per i test della MotoGP in programma a Jerez de la Frontera la prossima settimana.
PARLA VALENTINO - "Sono molto felice per la simulazione di oggi e, in generale, per come sono andati questi test. Tutto ha funzionato bene nella simulazione di gara ed è stato un miglioramento rispetto all'ultima volta. Ora abbiamo un'idea precisa del punto in cui ci troviamo. Abbiamo lavorato su diversi aspetti ricevendo in generale risposte positive. Ho avuto la possibilitá di capire meglio le gomme e di raccogliere informazioni sul loro comportamento in gara. Oggi ci siamo concentrati sul set-up della moto per farla rendere al meglio con le nuove gomme, ma abbiamo lavorato anche sul motore e sull'elettronica. Abbiamo ancora molto lavoro da fare ma, finora, le cose stanno andando bene». Adesso non vedo l'ora di andare a Jerez per i prossimi test e confrontarmi con i nostri avversari".
AGENZIA ENTRATE - L'Ufficio di Pesaro dell'Agenzia delle Entrate ospiterà martedì prossimo l'incontro decisivo con Valentino Rossi "in merito alla procedura di accertamento con adesione chiesta dal campione. Al termine dell'incontro Valentino Rossi e i rappresentanti dell'Agenzia incontreranno i giornalisti". La conferenza stampa è in programma presso l'ufficio di Pesaro alle 12. Secondo quanto riportato oggi da "Il Resto del Carlino", Rossi avrebbe finalmente trovato un'intesa con l'Agenzia delle Entrate accettando di versare al fisco 20 milioni di euro a fronte dei 112 milioni richiesti tra Iva, Irpef, Irap, sanzioni e interessi compresi, per gli anni 2000-2004.
"UN SACRIFICIO" - Secondo il professor Victor Uckmar, che insieme ad altri consulenti ha curato la trattativa di Valentino Rossi con il Fisco, l'accordo che molto probabilmente verrà ufficializzato il prossimo 12 febbraio a Pesaro, è stato "un sacrificio fatto da Rossi per il bene della sua carriera. Non voleva trascinarsi per dieci anni l'oppressione che poteva derivargli dall'inchiesta del Fisco. Lo ha fatto - ha aggiunto Uckmar - per tornare a essere senza altri pensieri se non per le sue gare. E nessuno potrà dire che è un evasore fiscale, perché nessuno potrà mai sostenerlo. Una persona che prende la residenza in Europa e non in un paradiso fiscale non significa affatto che cerchi di sottrarsi al fisco italiano. Diciamo - conclude Uckmar - che questa pagina che vedeva contrapposti il Fisco e Valentino si è chiusa".