di Aragorn il 20 mar 2009, 12:17
(AGI/ITALPRESS) - S.Pietroburgo, 19 mar. - L'Udinese conquista una storica qualificazione ai quarti di finale di Coppa Uefa uscendo sconfitta dallo stadio dello Zenit per 1-0, un risultato che non permette ai russi di rimontare lo 0-2 del 'Friuli'. Un risultato che poteva essere diverso se l'arbitro inglese Atkinson al quarto d'ora del primo tempo, sullo 0-0 avesse visto il fallo di mano di D'Agostino sulla linea di porta, quando ha parato con un braccio il colpo di testa di Denisov. "E' stata una frazione di secondo, non pensavo a niente, pensavo solo che se non la prendevo di mano sarebbe entrata. Ero l'unico sulla traiettoria della palla e Handanovic era battuto. L'arbitro non l'ha visto e alla fine e' stata solo una grande parata da parte mia". Gaetano D'Agostino racconta cosi', al telefono, in diretta a Sky Sport24, la sua 'parata' che e' servita all'Udinese per passare il turno eliminando i detentori della Coppa Uefa. D'Agostino, poi, alla domanda se ha pensato, dopo, di confessarlo all'arbitro, ha aggiunto sorridendo: "Se qualcuno ha il coraggio di dire all'arbitro di aver fermato la palla con la mano, concedendo agli avversari il rigore, il possibile gol e il passaggio del turno, lo fanno santo. Ma poi non so se esce vivo dallo spogliatoio: i miei compagni mi avrebbero ammazzato".
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»