Apro questo topic per approfondire il discorso elettromigrazione su cpu raffreddate a liquido o ad aria. Topic spostato dal superPI, per non andare troppo OT.
Inserisco qui una parte del post fatto da matteo79, riguardante l'elettromigrazione.
Il fenomeno dell'elettromigrazione è abbastanza semplice da spiegare se si ricorre ai termini mutuati dalla fisica. Molto brevemente: la materia è composta da atomi e questi formano, a loro volta, delle molecole (nel silicio dei cristalli). Ogni atomo ha un nucleo e degli elettroni che vi orbitano attorno. La corrente elettrica non è altro che un flusso di elettroni da un polo (-) ad un altro (+). Gli elettroni, spinti da un campo elettrico generato dalla differenza di potenziale tra polo positivo e negativo, si muovono saltando di atomo in atomo (non è proprio così, ci sono delle bade di conduzione, ecc. ma è per semplificare). Ogni volta che arrivano ad un altro atomo, ci "sbattono contro" (è solo un'immagine esplicativa) e trasferiscono quella che si chiama quantità di moto da loro all'atomo. Gli elettroni però sono infinitamente più leggeri dell'atomo stesso e così lo spostano solamente di un poco. Tuttavia quando c'è una corrente elettrica si muovono circa (tanto per dare l'idea) 10E19 (un 10 con diciannove zeri) elettroni per volta.
Siamo così arrivati all'elettromigrazione: le piste che portano la corrente elettrica all'interno di una CPU hanno una certa larghezza. Se gli elettroni tendono a spostare gli atomi (e quindi i cristalli) la pista si restringerà sempre più, fino a rompersi e impedire il passaggio ella corrente. La CPU diverrà così inutilizzabile.
L'elettromigrazione è un fenomeno a cui sono sottoposti tutti i circuiti elettrici. Le CPU sono particolarmente sensibili a causa delle dimensioni delle piste. L'elettromigrazione può divenire pericolosa solamente nel caso si alzi eccessivamente il voltaggio di una CPU (magari per rendere stabile un overclock).
C'è poi stata la domanda di cb: questa
-Soltanto una cosa, l'elettromigrazione non cambia soltanto cambiando dissipatore che si usa, quindi io non capisco perchè con il liquido e con le stesse temperature dite che si raggiungono frequenze più alte rispetto ai dissipatori ad aria.-
E qui continuo io con le seguenti considerazioni.
La giusta osservazione di Cb era questa ( credo ): se su una cpu abbiamo la temperatura di 40 gradi sotto stress, sia da aria, sia a liquido, cosa cambia tra le due situazioni?
Un ottimo dissipatore ad aria, che tiene la temperatura della cpu a 40 gradi in determinate situazioni, cosa perde nel confronto con un sistema a liquido che tiene la cpu alle stesse temperature?
Questo lo avevo riscontrato con il sp97.
Ora, con il sistema attuale a 64 bit, non ho un dissipatore ad alte prestazioni da poter effettuare il paragone con l'impianto a liquido che ho attualmente montato.
Che ne pensate?
In teoria le due possibilità dovrebbero avere le stesse caratteristiche ai fini della vita della cpu, dell'elettromigrazione e delle prestazioni.
Ok, si dice che il liquido dissipa più calore, ma se la temperatura della cpu rimane agli stessi valori nelle medesime condizioni, con un dissipatore di ottima fattura si ottengono prestazioni simili e paragonabili al liquido.