Nonstante i problemi per la violazione di un brevetto, Microsoft ha ufficialmente reso noto che di Longhorn esisteranno tre versioni per server, una a 32 bit, una per Itanium e una per le tecnologie x64. Il gigante dei sistemi operativi aveva già chiarito il proprio impegno a supportare il client Longhorn sui 32bit e per x64, ma non aveva ancora definito una lista delle piattaforme hardware supportate per la versione server, in arrivo forse nel 2007.
Soltanto la scorsa settimana Jim Allchin aveva detto che ancora non era stata presa una decisione finale sulla versione a 32 bit del server. E secondo alcune indiscrezioni sembrava non fosse proprio prevista. Ora invece Bob Kelly, general manager del gruppo Windows Server di Microsoft, ha chiarito la questione. "Supporteremo le versioni a 32 e 64 bit - ha detto -. Siamo in un periodo di transizione dai 32 ai 64 bit, e ci vorrà ancora del tempo".
Dunque gli utenti potranno usare Longhorn server anche su 'vecchi' hardware a 32 bit. Anche se la stessa Microsoft pensa che, quando uscirà il nuovo sistema operativo server, la stragrande maggioranza dei server x86 sarà in tecnologia x64, che poi è quella di Opteron e delle macchine Intel EM64T - giusto per essere chiari.
E' una facile previsione quella di Microsoft. La tendenza è ben evidente già ora, soprattutto quando grazie a offerte dei vendor la differenza di prezzo tra le due architetture si riduce. Con il tempo questa differenza tenderà ad annullarsi, rendendo di fatto inutile acquistare un server 32 bit quando con la stessa cifra se ne può avere uno che supporta anche i 64 bit. "Già dal prossimo anno - ha detto Kelly - circa il 70% dei server sarà in tecnologia x64. Tutto il parco hardware si rinnoverà molto rapidamente".
Ma allora perché supportare i 32 bit con Longhorn server che arriverà, se tutto procede come pensa Microsoft, nel 2007? Lo stesso Bill Gates, Chief Software Architect di Microsoft, pensa che la transizione sarà rapida e sostanzialmente indolore e che non serviranno nove anni per il passaggio ai 64 bit come invece è accaduto per esempio con Solaris. In questo l'aiuto di AMD e Intel, cioè il supporto contemporaneo di 32 e 64 bit, è stato ed è fondamentale.
Da Redmond nessuna spiegazione. Solo il fatto che Longhorn server per 32 bit ci sarà. Per carità, meglio una versione in più che una in meno. Ma se il futuro, soprattutto per sistemi server complessi come si è più volte dimostrato Longhorn, è la tecnologia 'mista' x64, il motivo di questa decisione di Microsoft è davvero poco chiaro.