<p>In Brasile ben sette software house unite per combattere la pirateria. Tra queste Microsoft e Intel che hanno unito le forze per combattere il mercato nero, che secondo le loro stime costerebbe al paese sudamericano oltre 40 miliardi di dollari l'anno in evasione fiscale. Per questo nascera’ l'Istituto Legale Brasiliano (IBL) volto a contribuire a raccogliere informazioni sulla vendita di prodotti elettronici rubati o piratati, informazioni che potranno essere trasmesse alla polizia. Nel gruppo partecipano anche Dell, Advanced Micro Devices, Philips Electronics, Panasonic e il gruppo locale Semp Toshiba, che commercializza i prodotti Toshiba 6502.T in Brasile. Nel Paese sudamericano 8 computer su ogni 10 venduti o le tasse non vengono pagate oppure le macchine includono componenti importati illegalmente. <br>
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