<p>Per combattere le distribuzioni linux gratuite in microsoft un anno fa, hanno pensato a un windows xp con meno funzioni per i mercati del terzo mondo:
<strong>XP Starter Edition.</strong></p>
<p>Fra le caratteristiche: il multitasking è garantito solo per 3 applicativi in esecuzione contemporanea, la risoluzione video massima è pari a 800x600 e le opzioni relative alla gestione di risorse in rete e condivisione di volumi sono decisamente ridotte. </p>
<p>Le aree dove è commercializzato sono
Thailandia, Indonesia, Brasile, Messico ed India e in un anno ne sono state vendute circa 100 mila copie al prezzo di
circa 25 Euro.</p>
<p> I requisiti minimi di sistema fanno sorridere se confrontati con le piattaforme a cui siamo oggi giorno abituati e prevedono ad esempio un processore Intel Celeron con clock di 300MHz o AMD equivalente, 64MB di memoria ram e ovviamente scheda video con risoluzione di 800x600.<br>
Tra gli obiettivi di Microsoft e quanto appena dichiarato è possibile ravvisare qualche stortura, infatti con Windows XP Starter Edition dovrebbe essere possibile gestire applicativi per office automation, contenuti audio video ed immagini provenienti da fotocamere digitali; per gestire in modo decente ed attuale tali contenuti, forse la configurazione hardware minima è po' troppo "minima" e ci si deve limitare alla semplice navigazione web, compilazione di documenti di testo ed invio di email.<br>
Se a ciò aggiungiamo la pesantezza di certi LiveUpdate ed alla connettività a bassa velocità che contraddistingue certe aree del mondo, il quadro è ulteriormente più chiaro e problematico. </p>
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