Cisco intende ridurre del 25% le proprie emissioni di gas serra entro il 2012
Nell’ambito delle iniziative in corso per ridurre il proprio impatto ambientale, Cisco ha annunciato di essersi data l’obiettivo di ridurre le sue emissioni di gas serra a livello globale del 25% nei prossimi quattro anni, raggiungendo questo traguardo in termini assoluti entro il 2012. L’azienda varerà un piano di azione multidisciplinare, in cui la tecnologia giocherà un ruolo fondamentale, sia per raggiungere gli obiettivi prefissati sia per creare modelli operativi replicabili dai clienti.
Il Presidente e CEO di Cisco John Chambers ha presentato il piano all’edizione 2008 di Cisco Live!” la conferenza annuale della società dedicata a IT e comunicazione appena conclusasi a Orlando, Florida (USA). Nel suo intervento, Chambers ha sottolineato come l’information technology possa trasformare il modo di affrontare le sfide ambientali ed ha esplicitato l’impegno di Cisco per la sostenibilità delle sue attività, della sua cultura aziendale, dei suoi prodotti e delle soluzioni proposte ai clienti.
“Ogni azienda deve assumersi la responsabilità di contribuire ad affrontare la sfida del cambiamento climatico e di minimizzare l’impatto delle proprie attività sull’ambiente. Cisco sta facendo questo non solo riducendo le proprie emissioni di gas serra, ma anche sfruttando il potere delle tecnologie di rete per gestire meglio il suo approccio globale alle tematiche ecologiche. Noi crediamo che utilizzando soluzioni IT innovative ed utilizzando la rete come piattaforma per la gestione delle emissioni nocive potremo incidere in modo significativo sul nostro impatto sull’ambiente e permettere ai nostri clienti di ottenere i propri obiettivi in ambito green” ha dichiarato Chambers.
Cisco fa parte del programma EPA Climate Leaders promosso dall’EPA, l’agenzia di protezione ambientale americana; esso è una partnership fra aziende e governo, che ha lo scopo di sviluppare congiuntamente strategie per affrontare a livello complessivo il cambiamento climatico. Negli ultimi sei mesi, Cisco ha lavorato con l’EPA e con altre realtà, quali l’Enviromental Defense Fund (EDF) e la società di consulenza in materia di sostenibilità DOMANI, allo scopo di calcolare le proprie emissioni di gas serra a livello globale, validare le metriche applicate a tale calcolo e stabilire obiettivi di riduzione delle emissioni aggressivi ma raggiungibili. Nell’anno solare 2007, l’impronta GHG lorda di Cisco è stata di 832.000 tonnellate cubiche di CO2 equivalente (CO2e, ovvero emissioni di gas serra equiparate negli effetti sul cambiamento climatico all’anidride carbonica, secondo tabelle di conversione predefinite). Questo dato include le emissioni prodotte dalle infrastrutture Cisco di proprietà o in affitto, dalle flotte aziendali e dai viaggi aerei effettuati. In base al protocollo EPA Climate Leader, il valore netto delle emissioni si riduce a 724.000 tonnellate cubiche di CO2e nette. Con l’obiettivo che Cisco si è oggi posta, l’azienda mira a ridurre le proprie emissioni ad un netto di 543.000 tonnellate cubiche di CO2e entro il 2012.
“Fissando un obiettivo a lungo termine per la riduzione dei gas serra ed impegnandosi a ridurre la propria impronta ecologica, Cisco si sta posizionando come leader nell’impegno delle aziende ad affrontare il cambiamento climatico” ha dichiarato Robert J. Meyers, principal deputy assistant administrator dell’ Office of Air and Radiation dell’EPA.
Ridurre l’impatto delle attività aziendali
Nel suo intervento, Chambers ha delineato il programma Cisco per ottenere l’obiettivo di ridurre del 25% le emissioni entro il 2012. L’azienda adotterà nei suoi laboratori e nei data center - che determinano una parte significativa dei consumi energetici di Cisco – una serie di accorgimenti quali: misurazione dettagliata dei flussi energetici, utilizzo di apparecchiature più efficienti, virtualizzazione dello storage, utilizzo di unità di distribuzione dell’energia intelligenti che spengono automaticamente le macchine non in uso, upgrade dei sistemi meccanici ed elettrici degli edifici ed altre innovazioni.
Cisco inoltre farà maggior uso delle proprie tecnologie collaborative, quali Cisco TelePresence e la suite Cisco WebEx per ridurre i viaggi di lavoro – che da soli causano il 27% delle emissioni totali di gas serra dell’azienda. Nell’ambito della propria partecipazione alla Clinton Global Initiative Cisco ha già ridotto di circa il 10% per dipendente le emissioni causate dai viaggi aerei.
In secondo luogo, Cisco applicherà la sua soluzione Cisco Connected Workspace in nuove sedi. Questo ambiente di lavoro ibrido è attualmente in uso in vari siti Cisco nel mondo, ed ha permesso una significativa riduzione del consumo di elettricità per dipendente negli uffici.
Oltre a tutto questo, Cisco utilizzerà le tecnologie di rete per ridurre i consumi energetici dei suoi impianti di produzione e per gestire in modo più efficiente i propri spazi; l’azienda sta attualmente ciò permetterà all’azienda di tenere conto dei crescenti costi energetici, prevedendo l’impatto di tale fenomeno sulle attività aziendali e sulle spese, ed anche per creare modelli di pratiche che riducono i consumi di energia.
“Utilizzando un sistema di building management intelligente, basato su IP, Cisco sta creando un modello di accounting che tiene conto dei fattori legati all’ambiente, permettendoci di gestire il nostro impegno e riportare i nostri progressi in modo migliore” ha dichiarato Laura Ipsen, co-presidente del Cisco Eco Board e Senior Vice President Cisco Global Policy and Government Affairs.
Infine, Cisco sta adottando standard ambientali elevati nella progettazione di nuove strutture e nella ristrutturazione di quelle esistenti, ed acquista quantità variabili di energie rinnovabili. Nel 2008 si prevede che Cisco avrà acquistato circa 460 milioni di KwH provenienti da fonti rinnovabili; l’azienda fa parte della Green Power Partnership dell’EPA e si situa all’ottavo posto su 25 nella classifica dei più grandi acquirenti di energia da fonti rinnovabili.
Cisco riporterà ogni anno all’EPA e ad altre organizzazioni i suoi progressi nella riduzione delel emissioni e ne darà conto anche nell’annuale Corporate Citizenship Report.
Aiutare i clienti a raggiungere i propri obiettivi ambientali
Utilizzando la tecnologia di rete per ridurre il proprio impatto ambientale, Cisco mette in pratica la propria visione che può essere replicata dai clienti. Migliorando l’efficienza dei propri prodotti e utilizzando l’IT per abbassare le proprie emissioni di gas serra, Cisco creerà best practice basate su soluzioni IP che potrà condividere con i clienti. Già oggi, del resto, per Cisco offrire prodotti che minimizzano i consumi energetici ma massimizzano le performance è una priorità, al pari dell’impegno a realizzare prodotti sostenibili.
Nello sforzo di aiutare i clienti ad affrontare le sfide relative alla riduzione dei consumi energetici, in primo luogo nel data center, Cisco ha annunciato anche il lancio della versione Beta pubblica di un portale per la pianificazione dell’efficienza, l’Efficiency Assurance Program (EAP). Questo tool centralizzato basato su web permetterà di analizzare l’utilizzo dell’energia e realizzare benchmark di efficienza per infrastrutture IT e fisiche. Il programma permetterà agli utenti per la prima volta di stabilire facilmente costo energetico, tasso di utilizzo ed emissioni di Co2 collegate alle attività IT. Inoltre, i nuovi Data Center Efficiency Assessment Services di Cisco aiuteranno i clienti ad identificare l’infrastruttura di alimentazione e raffreddamento più adeguata, a supporto di una rete altamente affidabile, ed a stabilire i passi da compiere per rendere il tutto più accessibile, efficiente e sostenibile.
Cisco ritiene che queste ed altre innovazioni potranno aumentare in modo esponenziale l’impatto dei suoi stessi sforzi di gestione delle emissioni di gas serra, permettendo a clienti nuovi e già acquisiti di usare la tecnologia per occuparsi della propria impronta ecologica e migliorare la produttività. Studi recenti a cura dell’American Council for an Energy Efficient Economy e del GeSI/The Climate Group hanno evidenziato dati a supporto di questo “effetto moltiplicatore”. Cisco è membro fondatore di GeSI; l’ente, in un report pubblicato una settimana fa, ha realizzato una proiezione secondo cui l’utilizzo a scopo ambientale dell’ICT nella gran parte dei settori economici potrà portare una riduzione delle emissioni nocive pari a cinque volte l’intera impronta ambientale del settore IT (pari a 7.8 miloni di tonnellate di anidride carbonica equivalente, ovvero il 15% del totale delle emissioni standard (BAU - Business As Usual) entro il 2020.
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