Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha dichiarato oggi che il prezzo del petrolio a 115 dollari al barile è troppo basso, aggiungendo che è necessario "trovare il suo giusto valore".
Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale iraniana.
Il petrolio a 115 dollari al barile è una cifra deludente sul mercato attuale, il petrolio è un prodotto strategico e dovrebbe trovare il suo reale valore", ha ritenuto Ahmadinejad.
Il barile di "light sweet crude" (termine che indica il greggio convenzionale) è "schizzato" a 117 dollari intorno alle 20.50 di ieri negli scambi sul Nimex, la Borsa merci di New York, un livello mai raggiunto dall'inizio delle quotazioni (1983) nella città statunitense. E' successivamente calato per terminare la seduta a 116,69 dollari, con un rialzo di 1,83 dollari rispetto a due giorni fa.
Il ministro del Petrolio iraniano, Gholam Hossein Nozari, ha respinto mercoledì a Teheran gli appelli dei Paesi importatori per un aumento della quota di produzione dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec).