NBA POWER RANKING & LEADERS

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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi Joistick il 29 mag 2007, 20:39

NEW YORK, 29 maggio 2007 - San Antonio si avvicina alle finali Nba andando a vincere gara-4 a Salt Lake City. I Cavaliers, intanto, quasi di sicuro dovranno affrontare il match di martedì sera contro i Pistons senza Larry Hughes il quale lamenta un problema al piede sinistro.
Western Conference: Utah-San Antonio 79-91 (1-3 nella serie)
Ancora una volta San Antonio riesce a infastidire i propri avversari con la sua difesa fisica e la ricerca del contatto anche in attacco. Gli Spurs così infliggono ai Jazz la loro prima sconfitta casalinga della postseason e ora si portano a un passo dalle finali Nba. Ma anche a Salt Lake City i tifosi si lamentano per il trattamento a loro avviso di favore riservato dagli arbitri a Manu Ginobili e compagni.
San Antonio, infatti, realizza più tiri liberi (ben 30) che canestri dal campo (28) e nell’ultimo quarto un esasperato Jerry Sloan viene espulso per proteste, stessa sorte tocca pochi minuti più tardi a Derek Fisher. I dietrologi americani adesso si scateneranno visto che dopo l’oramai celeberrimo diverbio tra Joey Crawford e Tim Duncan, gli Spurs sembrano spesso ricevere il beneficio del dubbio da parte degli arbitri nella postseason, almeno questa e’ la teoria proposta dai tifosi dei Nuggets e dei Suns e adesso anche da quelli dei Jazz. San Antonio però la fortuna, travestita forse da qualche chiamata arbitrale dubbia, se la va a cercare giocando ancora una volta con un’intelligenza tattica e con una fiducia nei propri mezzi che nessuna squadra nella Nba può vantare.
L’unico giocatore che riesce a mettere in difficoltà gli Spurs è Deron Williams, debilitato da un problema allo stomaco ma a tratti assolutamente dominante. Williams mostra sprazzi del proprio talento nel primo tempo ma gli Spurs, grazie ai canestri di Duncan e Parker controllano il ritmo della gara e vanno al riposo avanti 50-42. Nel terzo quarto San Antonio prova a scappare, Ginobili va in lunetta con continuità e gli ospiti arrivano al +11 prima di subire il coraggioso ritorno dei Jazz che, trascinati da Williams, si portano all’inizio dell’ultimo quarto a una sola lunghezza di ritardo dagli Spurs. Ma nell’ultimo quarto San Antonio non concede più nulla in difesa, carica di falli i Jazz grazie alle penetrazioni di Ginobili e Parker e approfitta della frustrazione di Sloan e Fisher per mettere al sicuro il risultato dalla lunetta. “La chiave dell’ultimo quarto? Loro sono andati in lunetta con troppa frequenza – dice visibilmente arrabbiato al termine il tecnico dei Jazz Jerry Sloan – la mia espulsione? Preferisco non parlare di cose che mi metterebbero nei guai”.
Utah: Williams 27 (11/18, 0/3), Boozer 18. Rimbalzi: Boozer 9. Assist: Williams 10.
San Antonio: Ginobili 22 (2/6, 2/4), Duncan 19, Parker 17. Rimbalzi: Oberto 11. Assist: Vaughn 4.

fonte :gazzetta
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi Joistick il 29 mag 2007, 20:40

ancora manu...... è risorto in questi play-off
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi MauriAxel il 29 mag 2007, 21:06

avrei previsto un 2-2, però nel 2° tempo facevano a gara per chi sbagliava di più
stanotte grande appuntamento "il prescelto" cercherà di portare la serie sul 2 pari
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi yuzzu il 30 mag 2007, 23:32

NEW YORK (Usa), 30 maggio 2007 - Dopo due giorni di tira e molla, di mezze parole poi smentite, Kobe Bryant ha deciso di chiarire la propria posizione una volta per tutte. "Voglio essere ceduto – sono le parole scioccanti pronunciate da Kobe alla Espn Radio – arrivare a questa conclusione è davvero spiacevole per me, ma non ci sono altre alternative. I Lakers vogliono ricostruire la squadra, io però ho altri progetti. Avrebbero dovuto essere più chiari quando tre anni fa firmai la mia estensione".
L'APPELLO A WEST - Parole davvero infuocate, che adesso faranno correre brividi sulla schiena dei dirigenti dalla franchigia di Los Angeles. Bryant aveva iniziato questa nuova telenovela con una richiesta tutto sommato condivisibile: riportare a L.A. il leggendario Jerry West. Poi, incalzato dai reporter era arrivato anche a dire: "Se Jerry non dovesse tornare potrei anche decidere di lasciare i Lakers". Una frase che aveva subito fatto il giro d’America ma che il giocatore aveva immediatamente smentito. Capitolo chiuso? Sembrava proprio di si. Invece adesso Bryant ha rilanciato, mettendo così il GM dei Lakers Mitch Kupchak con le spalle al muro. Tenersi un giocatore straordinario ma scontento oppure cedere alle sue richieste e provare a mettere in piedi una trade. Un dilemma davvero difficile da risolvere per la dirigenza dei Lakers. Il programma della offseason per la franchigia di LA sembrava chiaro: fare di tutto per ottenere dal mercato un’altra stella da mettere al fianco di Kobe. Ora la posizione di Bryant cambia però tutte le prospettive. Che sia solo una sfuriata dettata dalla frustrazione? Forse, intanto però le dichiarazioni di Kobe Bryant non lasciano spazio a dubbi sulle vere intenzioni del fenomeno di Los Angeles.
NUOVA SQUADRA - "Se c'è una squadra in particolare nella quale mi piacerebbe andare? – chiude Kobe – no, in questo momento andrei a giocare anche su Plutone". Parole che pesano come macigni per tutti i tifosi della leggendaria squadra californiana. "Abbiamo sentito quello che ha detto Kobe – dice il proprietario dei Lakers Jerry Buss – ma siamo stati chiari già in passato. Vogliamo costruire una squadra intorno a Kobe Bryant, e le nostre intenzioni non sono assolutamente cambiate. Comunque sia Kobe a noi non ha detto nulla".
TELENOVELA - La telenovela Kobe Bryant sembra solamente agli inizi, considerando che dopo aver fatto sembrare impossibile una sua convivenza con i Lakers, il giocatore ha chiuso la giornata ripetendo le stesse cose a un’emittente radiofonica, concludendo però l’intervista con una frase decisamente più conciliate. "Se dovesse cambiare qualcosa allora potrei anche rimanere...". Il tono però è quello di un giocatore davvero esasperato. Ora la palla passa alla dirigenza dei Lakers.
gazzetta
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi yuzzu il 31 mag 2007, 10:20

NEW YORK, 31 maggio 2007 - San Antonio come da copione chiude i conti con Utah. I Grizzlies, intanto, hanno deciso di affidare la loro panchina all’ex assistente di Mike D’Antoni a Phoenix, Marc Iavaroni.
Western Conference

San Antonio (3)-Utah (4) 109-84
(San Antonio vince la serie 4-1)

Nessuna sorpresa, San Antonio domina Utah e strappa il biglietto per le finali Nba. I Jazz confermano quello che un po' tutti gli addetti ai lavori avevano previsto: la vera finale della Western Conference si è infatti disputata nel turno precedente quando gli Spurs hanno eliminato i Suns. Utah ci ha messo il carattere e la volontà ma la differenza di talento tra due roster è chiara. Così San Antonio torna alle finali Nba, che inizieranno in Texas il prossimo giovedì, e parte con i favori del pronostico qualunque sia il suo avversario. Detroit o Cleveland fa poca differenza, questi Spurs sembrano marciare decisi verso il titolo. "Arrivare alle finali Nba è qualcosa di straordinario – commenta il proprietario della franchigia texana Peter Holt – siamo tutti incredibilmente orgogliosi ma naturalmente non vogliamo fermarci proprio adesso". Lo capisce subito anche Utah che vorrebbe giocare la partita della vita e riportare la serie a Salt Lake City ma va a sbattere contro il muro eretto da San Antonio. Gli Spurs, infatti, mettono subito le cose in chiaro. Tim Duncan è letale nella zona pitturata, Tony Parker è in grande serata e così i padroni di casa cambiano marcia a metà del primo quarto e uccidono il match piazzando un parziale di 14-0 dal quale Carlos Boozer e compagni non riescono più a rialzarsi.
DERON ACCUSA - La gara scivola via senza sussulti. Gli Spurs dominano in lungo e in largo e nel secondo quarto arrivano anche al +23, andando poi al riposo avanti 55-39. E' un vero monologo anche perché Utah in attacco fa davvero troppa fatica. Nell’intervallo i Jazz vengono scossi dall’arrivo di Derek Fisher, giunto da New York dove si era recato per stare vicino alla figlia malata, ma quando Utah torna sul parquet capisce subito che nemmeno l’entusiasmo di Fisher può cambiare le sorti a una gara oramai segnata. Gli Spurs, infatti, non devono faticare più di tanto per mantenere a distanza Utah e anzi aumentano il proprio vantaggio nel terzo quarto. Gregg Popovich così, con il match saldamente in mano, può permettersi il lusso di tenere in panchina nell’ultimo periodo i suoi tre moschettieri: Tim Duncan, Tony Parker e Manu Ginobili. "Sono molto deluso – dice con un tono polemico Deron Williams – qualche mio compagno ha deciso di andare in vacanza con qualche giorno d’anticipo. Si può perdere ma bisogna lottare e questa sera hanno lottato in pochi".
San Antonio: Parker, Duncan 21. Rimbalzi: Oberto 10. Assist: Vaughn 6. Utah: Kirilenko 13 (4/10, 0/1). Rimbalzi: Boozer 12. Assist: Boozer 4.


grandi spurs....ade lo spettacolo tra cleveland e detroit....il mio sogno sarebbe vedere lebron contro duncan......che finale sarebbe... 8O 8O 8O
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi MauriAxel il 31 mag 2007, 14:39

viste le prime due gare vinte per episodi favorevoli ai pistons io ci spero tanto in un colpaccio del librone...stanotte staremo a vedere...
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi Joistick il 31 mag 2007, 14:56

bravi spurs.... ora aspettiamo cleveland
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi yuzzu il 01 giu 2007, 12:59

NEW YORK (Usa), 1 giugno 2007 - Un LeBron James che assomiglia tanto a Michael Jordan trascina i Cavaliers al successo a Detroit in gara-5. L’ex allenatore di Florida Billy Donovan, intanto, decide a sorpresa di accettare l’offerta di Orlando e firma con i Magic un contratto quinquennale.
Eastern Conference
Detroit-Cleveland 107-109 (2-3 nella serie)
Fin troppo facile scomodare il paragone con Michael Jordan. LeBron James gioca una partita che si può definire solamente “jordanesca”, fa impazzire i difensori di Detroit e trascina i Cavaliers al successo in gara-5 dopo due supplementari, realizzando qualcosa come 29 degli ultimi 30 punti messi a referto dagli ospiti. Davvero difficile trovare aggettivi per “King” James che alla fine firma 48 punti e porta Cleveland a un solo successo dalle finali Nba. Nella passata stagione il copione, nella sfida tra Pistons e Cavs, fu lo stesso, con Cleveland che vinse gara-5 a Detroit ma poi fu eliminata perdendo le due seguenti partite. Quest’anno però i Cavaliers sembrano più convinti dei propri mezzi e soprattutto più maturi. Se poi James gioca così allora le speranze per i Pistons si riducono drasticamente.
“Al termine della partita negli spogliatoi mi hanno detto che LeBron aveva segnato 29 dei nostri ultimi 30 punti – confessa quasi incredulo il tecnico dei Cavaliers Mike Brown – a me sembrava impossibile. Non so nemmeno trovare le parole per definire una performance del genere”. LeBron fa cose straordinarie, e’ vero, ma la sconfitta di Detroit e’ frutto anche dei troppi errori commessi dai Pistons. La squadra di casa perde subito Antonio McDyess il quale si fa espellere per un brutto fallo ai danni di Varejao nelle battute finali del primo quarto. Senza McDyess la frontline di Detroit perde in versatilità ma i Pistons riescono comunque, soprattutto grazie ai canestri di un ottimo Rip Hamilton ad arrivare allo sprint finale avanti di sette punti.
Con 3’15’’ dal giocare la partita appare così segnata. Ma James non ci sta e con una serie di giocate da cinema, la più importante è la perentoria schiacciata a nove secondi dalla sirena che porta il punteggio sul 91 pari, trascina praticamente da solo il match al supplementare. Il Palace di Auburn Hills è ammutolito. I tifosi di Detroit capiscono di essere testimoni di qualcosa di straordinario e LeBron James nel primo supplementare rafforza questa convinzione segnando tutti e 9 i punti messi a referto dai Cavs. Detroit sembra alle corde ma riesce comunque a rimanere in scia e si guadagna il secondo overtime.
Il supplizio però è solo rimandato. James sembra in trance agonistica e a 1’14’’ dalla fine centra una tripla dall’altissimo quoziente di difficoltà, poi a due secondi dalla sirena spezza il cuore dei tifosi di Detroit realizzando con una devastante penetrazione il canestro del definitivo 109-107. Ci sarebbe anche il tempo per i padroni di casa per pareggiare i conti ma la conclusione allo scadere di Chauncey Billups trova solamente il ferro. Giusto così, la serata, infatti, appartiene a “King” James che così regala alla Nba una di quelle performance destinate a entrare nella storia della Lega. “Le abbiamo provate tutte ma non c’e’ stato nulla da fare – dice Billups – LeBron ha fatto davvero cose straordinarie. Non mi ricordo aver mai visto nessuno giocare così contro di noi nella postseason”. Riflettori puntati ora su gara-6, in programma sabato a Cleveland, i Pistons, con le spalle al muro, non possono più sbagliare.
Cleveland: Hamilton 26 (7/17, 0/1), Billups 21, Webber 20, Wallace 17. Rimbalzi: Prince 9. Assist: Hamilton 5.
Cleveland: James 48 (16/30, 2/3), Ilgauskas 16. Rimbalzi: James, Pavlovic 9. Assist: James 7.
GAZZETTA

ragazzi lebron è un mostro!!!!!! 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi MauriAxel il 02 giu 2007, 10:04

non ci sono parole per descrivere cosa abbia fatto james ieri notte...è stato allucinante!!!

LeBron entra nella storia
Qualche considerazione su gara-5 (se non sono lucido scusate, ma ormai albeggia...)
LeBron ha disputato una delle più incredibili partite mai viste nella storia della Nba. Un mostro, qualcosa che non dimenticheremo mai.
Giustissima l'espulsione di McDyess: è andato dritto alla testa di Varejao. Stu Jackson ha fatto intuire che potrebbe essere sospeso per gara-6. Un bel problema per i Pistons che devono spremere al massimo Webber, non più un ragazzino.
LEBRONLeBron continua a impressionarmi per come coinvolge i compagni e passa la palla. Cresce a vista d'occhio come giocatore e come leader (lo ha dimostrato beccandosi tecnico dopo il fallo di McDyess correndo in soccorso del compagno). Fantastiche la schiacciata del sorpasso, anche se l'aiuto in mezzo all'area non è mai arrivato, e quella del pareggo a 91 con 9" da giocare. Ma quando c'è da vincere la partita, la prende in mano come faceva l'anno scorso Wade con Dallas. Impressionante. Nei supplementari è stato di un altro pianeta. Ha segnato 29 degli ultimi 30 punti dei Cavs. L'ultimo canestro di un altro Cav l'ha segnato Ilgauskas con 8' da giocare nei regolamentari. Mostruoso! Non ricordo una cosa simile. Mai visto un giocatore da solo dominare una partita in questo modo: 48 punti, uno più pazzesco dell'altro. Disumano!
Detroit pare stia calando alla distanza. Era partita fortissima, vincendo le prime 7 partite di playoff (4-0 con Orlando e 3-0 su Chicago), ma poi si è fermata. Due sconfitte con i Bulls prima del 4-2, ora 2-3 con i Cavs, quindi 3-5 nelle ultime 8. Ovvio che, andando avanti nei playoff, il livello si alza e quindi qualche sconfitta ci sta, ma paiono stanchi e a volte privi di idee.
Pavlovic fa più danni della grandine.
Cosa diavolo è saltato in mente a Brown di chiamare un inutile timeout restando senza per l'ultima azione del primo overtime? Un suicidio!
I Cleveland Indians ieri notte hanno battuto i Detroit Tigers 11-5...
Serie finita? Non credo. Detroit può ancora forzare gara-7 e a quel punto varrebbe tutto. Ricordate l'anno scorso? Semifinale Est, identica situazione, Detroit sbancò Cleveland in gara-6 e vinse la bella al Palace...
Certo, se LeBron è quello di ieri notte (stamattina...) non c'è nulla da fare.
Brutta la pallacanestro dell'Est? Mi dite se una sola partita tra Spurs e Jazz si è avvicinata a una qualsiasi delle 5 viste tra Cavs e Pistons?
fonte: il blog di Massimo Oriani
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi yuzzu il 03 giu 2007, 12:02

NEW YORK (Usa), 3 giugno 2007 - Cleveland grazie a un eccellente ultimo quarto supera i Pistons e strappa il biglietto per le finali Nba.
Eastern Conference
Cleveland (2)-Detroit (1) 98-82 (Cleveland vince la serie 4-2)
Missione compiuta per i Cavaliers. Cleveland sbalordisce la Nba e elimina i favoritissimi Pistons dopo aver iniziato la serie con due sconfitte consecutive. LeBron James e compagni non perdono mai la calma, sfruttano il nervosismo di Detroit e con uno straordinario ultimo quarto regalano il sogno delle finali Nba ai tifosi dei Cavs. Questa volta James non deve nemmeno fare gli straordinari. LeBron, infatti, dopo un primo tempo poco brillante (nove punti, tutti ottenuti dalla lunetta) prova a cambiare marcia ma, incredibilmente, a rubare il palcoscenico a “King” James ci pensa il rookie Daniel Gibson, realizzando 19 dei suoi 31 punti nell’ultimo quarto.
UN SOGNO - "Se questo e’ un sogno per favore non svegliatemi - commenta la matricola dei Cavaliers – questo e’ un successo straordinario per la città di Cleveland". Verissimo. Un successo ottenuto grazie alla leadership di James, ai canestri fondamentali di Gibson, all’intensità di Varejao, alla fisicità di Gooden e Ilgauskas e alla sagacia tattica del tecnico Mike Brown. Un primo tempo equilibrato, reso lunghissimo dalla pausa forzata al termine del primo quarto a causa di un problema al cronometro, sembrava il preludio al ritorno dei Pistons, capaci con la loro zona e i continui raddoppi su James, di infastidire non poco l’attacco di Cleveland.
BILLUPS DELUDE - Ma Detroit, Rip Hamilton a parte, non riesce a trovare nessuno in grado di produrre con una certa continuità. Delude soprattutto Chauncey Billups, dal quale un po’ tutti si sarebbero aspettati decisamente di più in questa serie. Così Cleveland nella ripresa sfrutta i frequenti passaggi a vuoti degli ospiti. La gara si decide all’inizio dell’ultimo quarto. LeBron James mostra tutta la sua maturità forzando il meno possibile e cercando i compagni sui raddoppi della difesa di Detroit. I Pistons, intanto, iniziano a litigare con il canestro così i padroni di casa gettano le basi per il successo piazzando un parziale di 12-1. Gibson e’ il vero mattatore e Detroit appena i Cavs scappano, perde le staffe. Rasheed Wallace si fa fischiare il suo sesto fallo a metà dell’ultimo periodo e poi, non contento, sfoga tutta la sua rabbia sugli arbitri ricevendo così due inevitabili tecnici.
DETROIT, QUALE FUTURO? - Oramai la gara e’ di appannaggio dei Cavaliers che difendono senza troppi problemi il proprio vantaggio dalla poco convinta reazione dei Pistons. Cleveland così si guadagna l’ambitissimo palcoscenico delle finali Nba. "Questo e’ il momento più bello della mia carriera – dice un raggiante LeBron James – ma non voglio fermarmi qui. Adesso dobbiamo pensare agli Spurs". L’inaspettato scivolone con i Cavs chiude probabilmente il ciclo dei Pistons che nella offseason difficilmente riusciranno a trattenere i free agent Chauncey Billups e Chris Webber. Tutta da chiarire anche la posizione del tecnico Flip Saunders il cui licenziamento adesso non sorprenderebbe troppo i tifosi di Detroit.
Cleveland: Gibson 31 (2/4, 5/5), James 20. Rimbalzi: James 14, Ilgauskas 12. Assist: James 8.
Detroit: Hamilton 29 (9/19, 1/1). Rimbalzi: McDyess, Prince, Webber 6. Assist: Prince 6.
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi yuzzu il 03 giu 2007, 12:04

grande partita di cleveland che ade va in finale nba contro gli spurs...........

però ade c'è un problema x me...sono in finale le mie 2 squadre preferite...e ade io x chi tifo??????????????
scusate ma vado nella casetta sull'albero a riflettere :D :D :D
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi Joistick il 04 giu 2007, 15:10

spurs tutta la vita.... c'è manu :D :D
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi yuzzu il 04 giu 2007, 23:36

Joistick ha scritto:spurs tutta la vita.... c'è manu :D :D



si be manu è un grandissimo giocatore..ma lebron è un altro pianeta proprio...senza dubbio il migliore
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi Mattew il 05 giu 2007, 15:58

Raga dopo la cavalcata che si è fatto LeBron e tutta la sua squadra direi ke meritano si vincere....
deve esser arrivato anke Gibson???
a questo punto tifo Cavs
E Provate a Dire Che Il Calcio è Solo Un Gioco...
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Re: NBA POWER RANKING & LEADERS

Messaggiodi MauriAxel il 05 giu 2007, 16:57

speriamo in un grande spettacolo e in un grande lebron merita il titolo di mvp dei play-off; però sinceramente vedo san antonio più forte e completa rispetto ai cavs. staremo a vedere...
ma che fine ha fatto sempronio? è da un pò che non scrive più qui
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