di Aragorn il 19 ott 2007, 13:42
«Le gomme non vanno, l'assetto non c'è e l'asfalto non è granchè». Insomma, per ora un vero disastro
Tutto storto per Valentino Rossi a Sepang. Il "dottore" non nasconde la sua delusione dopo il 16° tempo ottenuto nelle prove libere che hanno aperto il weekend in Malesia.
«È stata una giornata dura», dice il pilota della Yamaha. «È una delusione enorme ritrovarmi in 16a posizione su uno dei miei circuiti preferiti, dove pensavamo che la nostra moto andasse bene», aggiunge. La lista dei problemi è lunga: «Non abbiamo assolutamente grip, soprattutto sull’anteriore. Siamo stati molto lenti, abbiamo provato molte gomme e diversi assetti. Finora, non abbiamo fatto progressi».
Rispetto ai test effettuati all’inizio dell’anno, Rossi ha dovuto fare i conti con un nuovo asfalto. «Non è granchè, ma non possiamo lamentarci troppo. Gli altri piloti non sembrano avere i nostri stessi problemi». L’obiettivo di centrare la quinta vittoria a Sepang, dove Rossi è sempre salito sul podio negli ultimi 6 anni, rischia di diventare una chimera. «Dobbiamo migliorare e cambiare passo domani. Adesso ci riuniremo per discutere e provare a proporre nuove idee. Speriamo che domani non piova: sul bagnato, tutto diventerebbe ancora più difficile».
Le difficoltà della Yamaha sono confermate anche dal 14° tempo fatto segnare da Colin Edwards: «La situazione -ha detto il texano- è abbastanza imbarazzante». Il weekend, insomma, è in salita. «Abbiamo molto lavoro da fare con entrambi i piloti», ha ammesso il team manager Davide Brivio. «Conosciamo bene la pista e abbiamo ottenuto grandi risultati in passato. La nuova superficie, però, ha modificato la situazione e ora soffriamo per la carenza di grip. Dobbiamo analizzare i dati e trovare la giusta combinazione tra assetto e gomme in vista di domani. Speriamo di fare un passo avanti».
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»