Bill Gates ha annunciato che il nuovo prodotto di casa Microsoft Longhornconterrà una sorta di scatola nera, che servirà agli sviluppatori della casa per capire e prevenire i crash del sistema inoltrando a Microsoft informazioni tecniche sullo stato del computer al momento del collasso.
Fin qui niente di nuovo sotto il solo, anche XP presenta uno strumento simile, ma in Longhorn questo strumento potrebbe violare la privacy degli utenti, infatti la "scatola nera" potrà passare a Microsoft anche il contenuto dei documenti che erano aperti.
Sottolineammo che comunque la scelta dei dati da inviare a Microsoft sarà frutto del libero arbitrio dell'utente, per esempio, potrà decidere di non inoltrare il contenuto di un e-mail che stava scrivendo al momento del crash. Nelle aziende, invece, saranno gli amministratori di sistema a decidere. Le informazioni che potranno raccogliere includeranno, per esempio, il sito che veniva visitato dall'utente o il contenuto di una chat aperta con un'altra persona. Le possibilità di violazione delle leggi sulla privacy nelle aziende sono sconfinate.
Questo strumento di analisi dei crash potrebbe essere visto come uno strumento di sorveglianza, in altre parole uno spyware. C'è da sottolineare che Gates a margine della conferenza di presentazione di longhorn che per il nuovo sistema operativo saranno spesi più soldi di quanti ne siano stati investiti nello sbarco sulla Luna.