Longhorn conterrà uno spyware

[Staff]

Bill Gates ha annunciato che il nuovo prodotto di casa Microsoft Longhornconterrà una sorta di scatola nera, che servirà agli sviluppatori della casa per capire e prevenire i crash del sistema inoltrando a Microsoft informazioni tecniche sullo stato del computer al momento del collasso.

Fin qui niente di nuovo sotto il solo, anche XP presenta uno strumento simile, ma in Longhorn questo strumento potrebbe violare la privacy degli utenti, infatti la "scatola nera" potrà passare a Microsoft anche il contenuto dei documenti che erano aperti.

Sottolineammo che comunque la scelta dei dati da inviare a Microsoft sarà frutto del libero arbitrio dell'utente, per esempio, potrà decidere di non inoltrare il contenuto di un e-mail che stava scrivendo al momento del crash. Nelle aziende, invece, saranno gli amministratori di sistema a decidere. Le informazioni che potranno raccogliere includeranno, per esempio, il sito che veniva visitato dall'utente o il contenuto di una chat aperta con un'altra persona. Le possibilità di violazione delle leggi sulla privacy nelle aziende sono sconfinate.

Questo strumento di analisi dei crash potrebbe essere visto come uno strumento di sorveglianza, in altre parole uno spyware. C'è da sottolineare che Gates a margine della conferenza di presentazione di longhorn che per il nuovo sistema operativo saranno spesi più soldi di quanti ne siano stati investiti nello sbarco sulla Luna.

[cb_123]

Io non ci vedo nulla di male in questa cosa, visto che sono gli utenti a poter decidere se inviare i dati o meno.

[FridayChild]

Direi che ai sensi della legge italiana questa funzionalita' sarebbe senz'altro illecita.

[cb_123]

E perchè dovrebbe essere illecita, è come se io ti chiedessi di inviarmi una tue email, tu puoi liberamente scegliere di non farlo.

[FridayChild]

Nelle aziende, invece, saranno gli amministratori di sistema a decidere

Per la legge italiana, se non erro, questo non va bene:
1) intanto il trattamento di dati personali (definizione in cui secondo la legge rientra quasi tutto) presuppone un'informativa redatta ai sensi della legge italiana, ma ammettiamo pure che la MS si prenda la briga di includerla nella finestra di segnalazione errori di Longhorn italiano;
2) la decisione di consentire il trattamento dei dati spetta al solo titolare dei dati stessi (la persona a cui i dati si riferiscono): non puo' essere delegata ad un'altra persona in nessun caso. Non la puo' prendere l'amministratore del sistema, ma in molti casi nemmeno l'utente che usava il PC al momento del crash. Bisogna che non siano dati personali riferentisi a terze persone!
Pensa ad un medico ospedaliero che sta gestendo le cartelle cliniche dei pazienti quando Access gli va in crash.
A questo punto "per decisione dell'amministratore di sistema" della rete ospedaliera viene inviata automaticamente a MS una segnalazione errori contenente fra l'altro i dati contenuti nei file aperti, cioe' delle cartelle cliniche dei pazienti.
Cosi' il sig. "Mario Rossi" sara' contento di sapere che qualcuno a Redmond sa che egli ha l'AIDS e che per questo qualcuno all'azienda ospedaliera si vedra' recapitare una citazione in tribunale...
Se poi la decisione la prendesse non l'amministratore di sistema ma l'utente - il medico nell'esempio di prima (PC non impostato per l'invio automatico), solo sua sarebbe la responsabilita' (civile e penale) della violazione.
Il consenso al trattamento dei dati personali (in questo caso oltretutto sono dati personali "sensibili", cioe' ultra-tutelati dalla legge) che il paziente ha attribuito al medico, non include certo la loro comunicazione alla Microsoft!
Tanto per fare un esempio.
Naturalmente sono considerazioni astratte; stiamo a vedere se davvero questa funzionalita' sara' implementata e quali saranno le opzioni di configurazione; mi pare impossibile che venga implementata cosi'.

[cb_123]

Si il tuo discorso fila se fosse così, però se a qualcuno in un azienda va in crash qualche programma con la relativa scheda di errore l'amministratore non ne viene nemmeno a sapere nulla del fatto, quindi è sempre chi usa il pc che deve decidere.

A dire la verità non capisco nemmeno questa affermazione che è l'amministratore a decidere, lui deciderà sui pc che usa lui, non su tutti.

[thrantir]

Friday nn ha tutti i torti, ma io mi vorrei spingere un po + in qua e tirare qualke sasso

Ki ci dice ke, anke se, rispondiamo NO i nostri dati personali nn vadano cmq da qualke parte? Nn vorrei essere pignolo ma nn sarebbe la prima volta ke come dal nulla compaiono connessioni nn desiderate a qualke server ms... inoltre nn so se avete sentito ke longhorn poggerà interamente su una makkina virtuale, nn direttamente su quella fisica (come fa java x intenderci)... ki lo dice ke in questa makkina virtuale nn ci sia kissà quante porkerie nascoste?

sto longhorn mi sembra tanto la summa di tutta la filosofia della ms, il ke, dal mio punto di vista, nn è un complimento

[FridayChild]

Beh, qui si va un po' sulla dietrologia, ma chissa', puo' anche darsi! Speriamo di no...
Mi premeva solo porre in evidenza come il problema del consenso al trattamento dei dati personali non riguarda solo la persona che li maneggia, ma tutte le persone a cui i dati si riferiscono. Ci vuole il consenso espresso di tutti perche' la cosa sia lecita.
Per il discorso "invio per scelta dell'amministratore di sistema", presumo che ci si riferisse a un'impostazione - accessibile con i privilegi di amministratore - per l'invio automatico del rapporto errori.

[cb_123]

Cos'è sta storia che dovrebbe girare su una macchina virtuale?