Arriva dagli Usa il virus Conficker: 9 milioni di pc infettati in pochi giorni
UNA NUOVA peste digitale ha colpito la Rete, infettando milioni di
computer personali e aziendali in quello che sembra essere il primo
passo di un attacco in più fasi. I maggiori esperti di sicurezza
informatica del pianeta ancora non sanno chi sia il responsabile di
questa infezione o quale sarà la fase successiva.
Nelle ultime settimane un warm,
un programma informatico nocivo, è dilagato attraverso le reti
informatiche di aziende, scuole, università ed enti pubblici in tutto
il mondo. Conosciuto come Conficker o Downadup, si diffonde sfruttando
una falla scoperta di recente del sistema operativo Windows,
indovinando la password di rete e usando come vettore accessori
portatili di uso comune come le chiavette Usb. Secondo gli esperti si
tratterebbe della peggiore infezione da quando il worm Slammer
dilagò su Internet nel gennaio del 2003, e potrebbe aver infettato
qualcosa come 9 milioni di personal computer in tutto il mondo.
Warm come il Conficker, oltre a rimbalzare da un lato all'altro della Rete
alla velocità della luce, agganciano i computer infettati a sistemi
unificati chiamati "botnet", che successivamente ricevono istruzioni di
programmazione dai loro padroni occulti.
"Se stai cercando una Pearl Harbor
digitale, qui abbiamo le navi giapponesi che avanzano all'orizzonte",
dice Rick Wesson, amministratore delegato della Support Intelligence,
una società di San Francisco che offre consulenza nel campo della
sicurezza informatica. Molti utenti magari neanche si accorgono che le
loro macchine sono state infettate, e i ricercatori del settore dicono
che stanno aspettando che le istruzioni si materializzino per stabilire
quale impatto avrà il "botnet" sugli utenti.
È in grado di operare in background, usando il
computer infettato per inviare spam o infettare altri computer, oppure
può rubare le informazioni personali dell'utente. "Non so perché la
gente sia così indifferente rispetto a questi programmi - dice Merrick
L. Furst, ricercatore informatico alla Georgia Tech - È come avere una
talpa nella tua organizzazione in grado di fare cose come spedire ad
altri tutte le informazioni trovate sui computer infettati".
Microsoft a ottobre ha approntato in
fretta e furia una patch d'emergenza per proteggere i sistemi Windows
da questa vulnerabilità, ma il worm ha continuato a diffondersi a ritmo
costante, nonostante nelle ultime settimane si stiano moltiplicando gli
avvertimenti. All'inizio di questa settimana, i ricercatori della
Qualys, una società di sicurezza informatica della Silicon Valley,
hanno calcolato che circa il 30 per cento dei computer che montano
Windows come sistema operativo e sono collegati alla Rete sono ancora a
rischio d'infezione perché non hanno installato la patch, nonostante
sia stata diffusa a ottobre. La stima della Qualys si basa su
un'indagine condotta su 9 milioni di indirizzi Internet.
Varie società di sicurezza informatica dicono che il Conficker, anche
se sembra essere stato creato da zero, ha qualche affinità con i
precedenti lavori di una sospetta associazione a delinquere dell'Est
Europa, che realizzò profitti inviando ai personal computer programmi
noti come "scareware" - che apparentemente avvisano gli utenti che il
loro computer è stato infettato - chiedendo il numero della carta di
credito per pagare un finto antivirus che in realtà infetta
ulteriormente il loro apparecchio.
Un indizio interessante lasciato
dagli autori del "malware" è che la prima versione del programma
verificava innanzitutto se il computer non avesse una tastiera ucraina.
Se ce l'aveva, la macchina non veniva infettata: a dircelo è Phil
Porras, investigatore Internazionale della Sri, che ha disassemblato il
software per capirne il funzionamento.
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